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Il tortello amaro nella comunità Slow food

CASTEL GOFFREDO. La città dopo anni, realizza un grande sogno per il suo celebre tortello amaro, grazie all’impegno di un’infinità di volontari guidati da Lara Fezzardi presidente della Proloco....

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CASTEL GOFFREDO. La città dopo anni, realizza un grande sogno per il suo celebre tortello amaro, grazie all’impegno di un’infinità di volontari guidati da Lara Fezzardi presidente della Proloco. Durante un elegante convivio a palazzo Acerbi si è celebrata la proclamazione di “Castel Goffredo: Comunità del cibo del Tortello Amaro”. A farlo sono stati i referenti Gilberto Venturini e Luciana Marcolini di Slow Food, che promuove un’alimentazione buona, pulita e giusta, un’associazione internazionale che valorizza il cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con l’ambiente ed ai saperi di cui sono custoditi territori e tradizioni. A questo storico evento erano presenti le autorità e tanti volontari, lo “zoccolo duro” che in questi 20 anni ha creduto in questa erba amara o erba di San Pietro utilizzata nei più disparati modi. Ma la storia del tortello amaro, ora conosciuto nel mondo, nasce da tre grandi amiche, Lara Fezzardi, Rossandra Sossai e Luciana Corresini che partendo dal basso, da un prodotto povero, con la loro caparbietà hanno promosso un simbolo culinario che rappresenta Castel Goffredo. Durante il convivio gli chef Massimo Fezzardi e Gianluca Musatticon con l’erba amara hanno dato libero sfogo alla loro fantasia. Presenti numerose autorità, tra cui il sindaco Alfredo Posenato e il consigliere provinciale Francesca Zaltieri.Antonella Goldoni

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