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Gli appuntamenti di Sergio Mattarella oggi a Mantova e a Bozzolo. In città andrà a piedi dalla basilica di Sant'Andrea a Palazzo Ducale

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MANTOVA. Capitale della cultura e 150° anniversario del plebiscito per diventare, finalmente, italiana. Per Mantova il 2016 passerà alla storia come uno degli anni più ricchi di manifestazioni e di visibilità a livello nazionale. A suggellarne il ritrovato spirito da protagonista non poteva che essere la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, atteso oggi in città.

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L’OTTAVO. Sarà l’ottavo capo dello Stato a scendere in riva ai laghi da quando, nel 1952, Luigi Einaudi inaugurò i tour quirinalizi alla scoperta delle città della neonata Repubblica uscita dalle ceneri della seconda guerra mondiale. La sua agenda prevede cinque tappe, tre al mattino e due al pomeriggio, compreso l’omaggio a don Primo Mazzolari. Ieri il cerimoniale ha effettuato gli ultimi sopralluoghi per definire meglio i contorni della visita. Nel pomeriggio si è tenuto anche l’ultimo vertice in prefettura per confermare quanto già si stava profilando all’inizio: pochi accompagnatori nelle varie tappe, massiccio apparato di sicurezza e riservatezza massima laddove è possibile.

IL CONVEGNO. Mattarella atterrerà con l’aereo presidenziale all’aeroporto di Villafranca poco dopo le 10. In auto giungerà a Mantova e, segnatamente, al teatro Bibiena alle 10.50 dove, dalle 11, assisterà al convegno sulle città d’arte che, come Mantova, dal loro patrimonio storico-artistico trovano nuova linfa per riqualificare il tessuto urbano e rilanciare l’economia. La permanenza del capo dello Stato dovrebbe aggirarsi sull’ora, giusto il tempo di ascoltare i saluti delle autorità e di rispondere con un breve intervento.

LA BASILICA. La seconda tappa sarà Sant’Andrea, ritornata a nuovo splendore dopo i lunghi lavori di restauro. Il capo dello Stato raggiungerà la basilica in auto alle 12.05, accompagnato dal sindaco Mattia Palazzi, dal ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini, dal governatore della Lombardia Roberto Maroni e dal prefetto Carla Cincarilli. In concattedrale, secondo il rigido protocollo, si fermerà in visita privata una ventina di minuti sino alle 12.25. Ad attenderlo troverà il vescovo Marco Busca.

I TESORI. La terza tappa sarà a Palazzo Ducale; il presidente lo raggiungerà a piedi da Sant’Andrea, al termine di una passeggiata per il centro di una ventina di minuti (dalle 12.25 alle 12.45), unico momento pubblico dopo il Bibiena: sarà l’occasione per ricevere il saluto caloroso dei mantovani che sicuramente si accalcheranno lungo il percorso per vederlo da vicino ed applaudirlo. Non è escluso che nel tragitto incontri gli scolari della seconda D della Martiri di Belfiore che circa un mese fa, quando hanno saputo dell’arrivo di Mattarella, gli hanno scritto una lettera di benvenuto pare molto gradita dal presidente. Nella reggia dei Gonzaga il capo dello Stato troverà ad attenderlo il padrone di casa, il direttore Peter Assmann, che lo condurrà in una veloce visita privata al monumento ritornato a nuova vita dopo i disastri del terremoto di quattro anni fa e diventato, con il Te, il simbolo dell’anno d’oro per il turismo per Mantova. Verso le 13.15 Mattarella sarà a pranzo in un ristorante cittadino; a tavola pochi e selezionati commensali, come richiesto dal cerimoniale.

IN GAZZETTA. La mattinata si concluderà alle 14.30 in prefettura, dove il capo dello Stato riposerà per prepararsi al meglio al programma del pomeriggio. Che inizierà alle 16 con la visita al museo della Gazzetta di Mantova, nella sede di piazza Mozzarelli. Qui Mattarella, accompagnato dal direttore Paolo Boldrini e dal ministro Franceschini, verrà a contatto con la storia del quotidiano più antico d’Italia. Al termine, nella hall del giornale, saluterà tutta la redazione. La giornata mantovana di Mattarella si concluderà a Bozzolo, dove è atteso per le 16.40.

LA POLEMICA. I sindaci leghisti diserteranno l’appuntamento con Mattarella. «L’avrei incontrato - dice il primo cittadino di Viadana Giovanni Cavatorta - per portare alla sua attenzione il grido di dolore dei Comuni alle prese con continui tagli ai trasferimenti, senza risorse per la sicurezza e con pochi servizi sul territorio. Poi, però, sentiti altri sindaci, per evitare polemiche ho deciso di non andare».

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