No Fusione di Solferino al contrattacco «Felonica non è il modello»
Il Comitato liquida con una battuta il recente matrimonio di Sermide «Perché non si cita l’esempio di Rivignano e Teor? I fondi non li hanno mai visti»
SOLFERINO. Continua la campagna referendaria di avvicinamento al voto del 20 novembre per la possibile fusione tra i Comuni di Castiglione e Solferino.
A Castiglione si attende l’incontro di domani mattina, quando alle 9.45 a Palazzo Menghini saranno ospiti i due sindaci di Sermide e Felonica – Paolo Calzolari e Annalisa Bazzi – i due Comuni che domenica scorsa hanno votato la fusione. Proprio su questo tema si torna a dibattere, invece, a Solferino. Il Comitato Sì Fusione di Solferino ha salutato con entusiasmo l’esito, ma gli risponde così il Comitato del No Fusione di Solferino: «La fusione tra Sermide e Felonica non ci interessa. Ricordiamo solo che a Parigi non c’è una stazione della metro chiamata Felonica o una rue Sermide». Ma la battuta si trasforma subito in analisi delle argomentazioni. «Perché non viene citato invece il caso della fusione dei Comuni di Rivignano e Teor, nel Friuli, dove il sindaco adesso fa causa alla Regione reclamando i fondi che non arrivano».
Sul fatto che a Sermide e Felonica ci siano amministratori accorti e avveduti, come scritto dal comitato del Sì, «non si può certo dire lo stesso di quelli di Solferino. Fossero rispettosi della democrazia, avrebbero già interrotto lo sciagurato iter della fusione dopo il referendum del 17 aprile. Precisi consigli in tal senso erano arrivati dal Prefetto e dal presidente della commissione regionale, puntualmente ignorati».
Sul fatto della spaccatura in paese il Comitato del No ha le idee chiare: «Solferino lacerata era ciò che si temeva e avevamo previsto. Dopo l’inequivocabile responso del 17 aprile, avevamo supplicato al sindaco di porre fine a questa vicenda. Chi si è permesso di ignorare il voto di 1.158 cittadini, cioé la maggioranza assoluta degli aventi diritto, è colpevole e non vittima. E si deve assumere le proprie gravi responsabilità Tanto più se va avanti con arroganza, travisando i fatti, mistificando la realtà. I fondi che arriveranno, il prosindaco e i consiglieri di quartiere sono menzogne che abbiamo più volte smontato. Le false promesse di un’amministrazione che non ci sarebbe più per un paese che non esisterebbe più, sono cose davvero demenziali».(Luca Cremonesi)
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