Mondadori ancora all’asta ma col prezzo dimezzato
Acquirenti cercansi: il 21 dicembre terzo tentativo dei curatori fallimentari di vendere il cantiere. Costo sceso a 7 milioni e mezzo di euro
di Sandro MortariMANTOVA. Il cantiere di piazzale Mondadori, abbandonato dal 2013, ritorna all’asta. Per la terza volta i curatori fallimentari Matteo Binelli (avvocato) e Paolo Rebecchi (commercialista) tenteranno di vendere l’area di 21mila metri quadrati con il parcheggio in struttura da 366 posti auto, perfettamente funzionante, e la possibilità di realizzare, come prevede il piano attuativo del 2006, hotel, case, negozi e uffici. L’obiettivo è quello di racimolare più soldi possibili da girare ai creditori della Forum Mondadori, la società presieduta dall’imprenditore di Levata Antonio Muto, dichiarata fallita nel maggio 2015 insieme ad altre due società ad essa collegate, la Iniziativa piazzale Mondadori e la Consortile piazzale Mondadori.
Il debito accumulato dalla Forum Mondadori ammonta a 30 milioni di euro, di cui 27 nei confronti di Mps, a cui si aggiungono i 17 delle altre due società. Difficile prevede quanto riusciranno a recuperare i creditori visto che le prime due aste sono andate deserte. E che la terza partirà da una base di 7.531.875 euro rispetto ai 13.390.000 euro del primo tentativo, la valutazione fatta dal perito incaricato dal Tribunale di Mantova. Più che una vendita sembra una svendita, visto che il prezzo è sceso di quasi la metà. E che le prospettive, data la persistente crisi del mercato immobiliare, non sono buone.
L’appuntamento è per il 21 dicembre alle 16 nell’ufficio dell’avvocato Binelli, in via Bertani 68, dove verrà bandita l’asta. Gli interessati dovranno presentare la loro offerta entro le ore 12 del giorno precedente. L’offerta minima sarà di 5.648.906,25 euro. La gara si svolgerà partendo dall’offerta più alta, con rilanci non inferiori all’importo che si stabilirà al momento. L’aggiudicazione avverrà solo se l’offerta sarà pari o superiore al prezzo base; nel caso l’offerta sia superiore o pari a quella minima, si dovrà sentire il parere del creditore ipotecario, in questo caso Mps.
Vendere piazzale Mondadori significherebbe porre le basi per portare a termine il piano attuativo che prevede, nell’ex autostazione Apam, un hotel da 120 stanze, una galleria commerciale-direzionale e residenze. Soprattutto, vorrebbe dire chiudere una ferita del tessuto urbano a due passi dal centro storico. Quel cantiere abbandonato costituisce una fonte di degrado per tutto il quartiere, a cui recentemente hanno fatto argine i lavori di messa in sicurezza degli spazi pubblici, pagati dal Comune con una parte della fideiussione della Forum Mondadori. Resta, però, irrisolto il problema del ‘lago’ formatosi all’interno del cantiere e diventato l’habitat naturale di insetti e animali infestanti.
Chi si aggiudicherà l’asta, oltre al prezzo del comparto, dovrà versare l’Iva e sostenere i costi di completamento delle opere di urbanizzazione previste dalla convenzione urbanistica, valutati dal perito in un milione 200mila euro.
In compenso, l’acquirente potrà dare in affitto o gestire in proprio il parcheggio in struttura, completare la galleria commerciale-direzionale con due negozi da 200 metri quadrati ciascuno e quattro uffici da 300 metri quadrati l’uno, costruire una cinquantina tra appartamenti e villette (con parcheggio da 197 posti auto), più altri negozi e uffici. Oltre ad un albergo di sei piani e un edificio con funzione direzionale.
I commenti dei lettori