Lettera a un bambino mai nato
Le parole del parroco di Castel Goffredo don Andreano Cirelli dopo aver letto l'articolo “Senza lavoro finiscono in strada”
don Andreano CirelliSono prete a Castel Goffredo. Ho letto con interesse l’articolo “Senza lavoro finiscono in strada” sulla Gazzetta di Mantova di lunedì. Una storia dolorosa, ma non unica.
Lavoro alla Caritas di Castel Goffredo e situazioni di questo genere ce ne sono tante.
Tanta gente ha perso il lavoro e senza stipendio non è riuscita a pagare l’affitto ed è finita in strada. Tra queste tante famiglie con bambini piccoli, proprio in questo paese che era ricco.
Giovanni e Claudia (nomi di fantasia), con famiglie già provate da gravi problemi, hanno perso il lavoro, hanno perso l’auto in cui rifugiarsi, non hanno trovato aiuti sufficienti in Comune. Claudia si è poi trovata incinta e l’ha raccontato all’assistente sociale. “Mi ha risposto che non potevano farci niente, l’unica soluzione secondo loro era quella di abortire. E nella situazione in cui eravamo non abbiamo avuto scelta”.
Carissimi Claudia, Giovanni e assistente sociale, veramente questa era l’unica scelta?
Ad esempio tenere il bambino davvero avrebbe aumentato i problemi? La nascita di un bambino è una sventura in una famiglia o è una risorsa? Quanta gente piange perché non ha un figlio! Una donna incinta è protetta per legge e anche il papà ha dei diritti. La maternità fa scattare necessariamente degli aiuti predisposti dalla legge.
Voglio vedere se, privo del necessario, vado nel mio Comune con una maternità da proteggere, se assistenti e assessori non fanno un balzo dalla sedia.
Viene convocato anche il sindaco!
Il bambino ha una forza prodigiosa da smuovere anche i politici! È importante ricordare che in Italia non c’è solo la legge per abortire, ma c’è anche la legge a favore della natalità, non dimentichiamolo! Guardate come sono protetti i bambini che arrivano con i barconi! E noi non avremmo protetto questo nostro bambino? Poi c’è la legge dell’affido, in cui un bambino è affidato per un tempo a un’altra famiglia, senza togliere i diritti ai genitori che lo hanno procreato.
Una coppia che riceve in affido un bambino di due persone senza lavoro e senza casa, non stringerà un’alleanza anche con quei genitori in difficoltà? Non smuoveranno le autorità e la gente?
L’unione fa la forza! Un bambino è una risorsa spirituale che fa nascere la speranza e rimette in moto la vita.
Un bambino non ti abbatte il morale, ma ti solleva!
Un bambino non è solo di chi lo procrea, ma anche della Comunità in cui vive. Quanti soldi la gente ha mandato ai terremotati con gli sms? Tanti!
Serve dare il pane, il vestito, la casa, lo dice anche il Vangelo. Ma ancora di più serve parlare alla mente e al cuore delle persone perché, insieme ad altre persone, ritrovino forze, idee e speranza per riprendere il cammino della vita.
Le persone che ho visto risorgere non sono risorte per gli aiuti economici ma per quelli interiori e umani che hanno ricevuto. Claudia e Giovanni se cercherete qualcuno per un confronto vero e sincero la vostra vita incomincerà già ad essere migliore.
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