L'aeroporto Catullo investe 66 milioni in tre anni
Presentato il piano industriale 2016-2019: previsto il rifacimento del terminal passeggeri
VILLAFRANCA (Verona). Investimenti pari a 65,7 milioni di euro: è quanto prevede il Piano industriale nel periodo 2016-2019 degli Aeroporti del Garda, compreso nel contratto di programma firmato tra Enac e Catullo Spa lo scorso 29 novembre. Il piano è stato presentato nella sede di Confindustria Verona, dal presidente di Catullo Spa, Paolo Arena, con il presidente di Save, Enrico Marchi.
Lo sviluppo dell'aeroporto veronese è regolato dal Master Plan al 2030 che prevede investimenti per complessivi 150 milioni di euro. Fulcro dello sviluppo infrastrutturale del Master Plan è il «Progetto Romeo», che prevede in fasi successive il completo rifacimento del terminal passeggeri, con un investimento complessivo di 43 milioni di euro. «Forte attenzione – ha detto Arena – è posta allo sviluppo delle attività non 'aviation' dell'aeroporto. Le superfici del terminal destinate a queste attività passeranno dai circa 2.900 metri quadrati ad oltre 4.000». Nel 2016 gli investimenti in nuove infrastrutture di Catullo Spa sono stati di sei milioni, riferiti a riqualifica delle sale di imbarco, nuove postazioni controllo passaporti, apertura di nuove aree commerciali tra le quali il Duty Free Verona, nuova segnaletica, riconfigurazione del piazzale aeromobili. All'ingresso di Save nel capitale sociale di Catullo Spa, nell'ottobre 2014, lo scalo veronese lamentava bilanci in negativo da anni e una crescita media dal 2010 al 2015 dell'1% annuo (rispetto al 3,6% medio nazionale). Tre erano gli obiettivi principali del piano industriale degli aeroporti del Garda implementato da Save, la società che gestisce gli scali di Venezia e Treviso, che controlla il 40%: riportare il bilancio di Catullo Spa in utile, dare un nuovo slancio al traffico aereo, rinnovando anche le infrastrutture, sviluppare le infrastrutture procedendo con l'iter di approvazione del Master Plan al 2030. «Il 2016 – ha spiegato Arena – rappresenta il vero salto di qualità, segnando un importante recupero del traffico, frutto di quanto avviato nel 2015».
Infatti continua la crescita del traffico, con una previsione di chiusura anno di circa 2,8 milioni di passeggeri, in aumento dell'8% sul 2015, superiore alle prevista crescita media nazionale del 5%. I passeggeri del periodo gennaio-novembre 2016 sono stati 2,6 milioni, in aumento dell'8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Attualmente al Catullo sono operativi 29 vettori, due compagnie hanno base (Volotea e Neos), ci sono 60 destinazioni collegate, 3 hub europei collegati, è il primo scalo charter sul territorio nazionale, con 12 destinazioni di lungo raggio.
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