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Indebitamento record. Il Comune corre ai ripari

L’amministrazione si è affidata ad una società di consulenza. Obiettivo: ridurre i 40 mutui attivi e contrattare i tassi per diminuire i costi

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SAN MARTINO. Un mutuo quindicinale e due di preammortamento di un milione e 300mila euro di Mantovabanca estinguerà lunedì prossimo 11 mutui della Banca Agricola Mantovana, ora Mps. È la prima parte della ristrutturazione del debito di San Martino. E appena sarà possibile si rinegozieranno quelli con la Cassa depositi e prestiti. Anche in consiglio a Bozzolo si è protestato per l’alto debito del Comune: proporzionalmente, infatti, San Martino è uno dei Comuni più indebitati in provincia con 40 mutui di circa 2milioni e mezzo, la lunga restituzione di originari 722mila euro alla Regione per bonifica Metalrecuperi, la causa pendente in Appello con A2A per impianti gas dopo la condanna di 478mila euro del relativo lodo arbitrale. In primavera, al momento di approvare il conto consuntivo 2015 ed il preventivo 2016, il revisore dei conti aveva subordinato la sua approvazione all’impegno di ridurre le rate di mutuo, almeno 65mila euro nel 2016, o alla alienazione di eventuale patrimonio immobiliare, essendo bloccata la leva fiscale.

Il Comune si è orientato sui mutui, affidandosi allo Studio di consulenza aziendale G. Partners, di cui l’altra sera Giovanni Gerelli ha relazionato in Comune. Essendo al momento sospesa la possibilità di rinegoziare i mutui con la Cassa depositi e prestiti, la società si è concentrata sugli 11 dell’Mps, di cui 2 a tasso fisso e il resto variabile. Dall’analisi, i mutui hanno ancora una durata media di 10 anni e mezzo mediamente ad un tasso di 1,55%. Dopo che Mps non si è mostrata interessata ad aprire la trattativa, ci si è rivolti a Mantovabanca che alla fine della contrattazione ha applicato un tasso variabile di 1,45 su maxi finanziamento.

Il Comune ha pertanto prorogato, ma realizzato risparmi, per 60mila euro nel 2016, 122mila nel 2017, 83mila nel 2018, 45mila nel 2019, riducendosi via via per la chiusura dei vecchi mutui. Del risparmio di 60mila euro, il revisore ne ha vincolati 40mila per costituire un fondo e far fronte ad una eventuale sconfitta contro A2A.

Voto contrario della minoranza che ha invitato l’amministrazione a gestire con oculatezza la nuova incombenza.

Va tenuto comunque conto che i trasferimenti statali sono passati dai 477mila del 2013 ai 138mila del 2016.

Attilio Pedretti

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