Dalla palestra di Sodano allo stop del ministero
Le origini e le vicissitudini del futuro palasport di Borgochiesanuova
Tutto inizia nel 2009 quando Regione e ministero delle infrastrutture varano il Pruacs, evoluzione del Pru di Borgochiesanuova del 1999 non ancora concluso. Il Pruacs prevede che il Comune realizzi un centro sociale nel quartiere. La giunta Sodano chiede e ottiene dalla Regione e dal ministero di costruire al suo posto una palestra con la possibilità di utilizzare il finanziamento di 650mila euro concesso per il centro sociale. La progetta a ridosso del sottopasso dei Due Pini, salvo poi spostarla più lontana dai binari per avere l’ok di Rfi e collocarla nell’area di fronte a via Vivenza data in concessione alla San Lazzaro. La giunta Palazzi, invece, decide di trasformare quella struttura in un palasport con 500 posti a sedere. I costi lievitano da 1 milione e 300mila a 2 milioni 300mila euro. Il problema è reperire da Regione e ministero il milione che manca, cosa che al Comune non riesce perché l'area individuata per il palasport, dietro al Famila, in una parte di giardino pubblico, usciva di poco dal perimetro del Pruacs. A quel punto non si possono più utilizzare i soldi del piano; il Comune propone allora di dirottare i 650milia euro sulla ciclabile dal Famila sino alle Torrette. La Regione acconsente, ma il ministero revoca il finanziamento.
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