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Mantova, la ciclabile sul Lago Inferiore bloccata dal ministero

Via Brennero, il primo tratto finito da tempo ma ancora chiuso. Il Comune: aprirà con l’altro lotto

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MANTOVA. «La apriremo tutta insieme». L'assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli gela le speranze dei tanti che da due anni aspettano di poter finalmente utilizzare la ciclabile che da Diga Masetti si collega con quella Sinistra laghi, nei pressi del club nautico, primo tratto della pista di via Brennero.

Costruita da Tea nell'ambito del progetto di raddoppio della rete di teleriscaldamento dal polo industriale alla città, quel segmento è concluso dal 2014 ma tuttora è off limits per ciclisti e pedoni. Un assurdo per i tanti che amano andare alla scoperta di scorci di natura sconosciuta lungo le sponde dei laghi dando, così, il loro contributo al miglioramento dell'aria visto che per un po' rinunciano all'auto.

Senza considerare che un tratto di ciclabile in via Brennero contribuirebbe a ridurre la pericolosità di quella strada e, quindi, il rischio per i ciclisti di essere travolti da uno dei tanti Tir che la percorrono ogni giorno. E allora, che cosa bisogna aspettare ancora prima di aprire quel tratto di 700 metri che corre lungo via Brennero, passa sul ponte che attraversa il lago inferiore e, dopo la svolta a sinistra, per chi proviene da Valletta Valsecchi, si innesta con la ciclabile (a dir la verità ancora un sentiero) che costeggia il lago sino al ponte di San Giorgio?

Si attende che sia concluso l'ultimo pezzo della ciclabile di via Brennero, quello che la Tea sta costruendo dall'incrocio con strada Cipata sino all’intersezione con la pista Sinistra laghi e che fiancheggia il muro della ex raffineria (in totale un chilometro). «Il via libera all’utilizzo dell’intera pista - spiega l’assessore all’urbanistica Andrea Murari - non dipende né dal Comune e nemmeno da Tea, bensì dal Ministero dell’ambiente, che l’ha subordinato ad una campagna di monitoraggio sulla qualità dell’aria, da parte di Arpa, per tutelare la salute di pedoni e ciclisti. È strano - conclude l’assessore - che il ministero prima autorizzi la costruzione della ciclabile e poi non consenta di utilizzarne il pezzo già pronto».

Il monitoraggio, secondo quanto stabilito nell’agosto scorso durante la conferenza di servizi sul secondo lotto della ciclabile, si effettuerà dopo la stesura del protocollo tra Arpa, Ats, Ispra e Istituto superiore della sanità. A quanto risulta in Via Roma il protocollo è quasi completato. L’indagine sulla qualità dell’aria potrebbe iniziare a brave, anche se ne esiste un’altra già effettuata nel corso di quest’anno. Il Comune più volte ha fatto presente ai vari enti la necessità di aprire al più presto il tratto già pronto, visto il pericolo che oggi corrono i ciclisti nel pedalare accanto ai Tir, lungo la trafficatissima via Brennero.

I lavori dell’ultima tranche sono iniziati ai primi di ottobre e sembrano procedere spediti verso la conclusione che, per contratto, dovrebbe essere entro 150 giorni dall'apertura del cantiere. Ad occhio e croce, se il tempo tiene e non ci saranno intoppi, entro marzo la ciclabile sarà completata e consegnata al Comune che poi procederà all'apertura dell'intero tratto (dopo l’ok ministeriale). A quel punto, la città avrà a disposizione un'altra ciclabile che consentirà di arrivare in bici, in tutta sicurezza, sino al petrolchimico. Un'altra ciclabile che contribuirà a tenere alta la posizione di Mantova nelle varie classifiche sulla qualità della vita. (Sa.Mor.)

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