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Lo smog non molla, è già emergenza

Scattano oggi il blocco degli Euro 3 diesel e l’obbligo di abbassare il termostato in casa e in ufficio fino a 19 gradi

di Igor Cipollina
2 minuti di lettura

MANTOVA. «Mediocre»: così l’indice di qualità dell’aria nella giornata di giovedì (ultimo dato disponibile), secondo le rilevazioni delle centraline Arpa. Mediocre al punto da sollecitare lo stop ai veicoli più inquinanti che, come annunciato dal Comune, scatterà stamattina. Quando l’accesso alle vie cittadine sarà sbarrato agli Euro 0 benzina e diesel, e agli Euro 1, 2 e 3 diesel.

Nulla di nuovo rispetto a quanto già comunicato, se non che l’automatismo delle misure anti-smog si era incagliato nel dato del 7 dicembre, quando la qualità dell’aria era inaspettatamente tornata «accettabile» con una concentrazione media di micropolveri di 46 microgrammi per metro cubo (il limite è fissato a 50). La catena dei giorni in apnea s’era quindi interrotta, suggerendo al Comune di attendere il dato dell’8 per confermare o meno le misure di primo livello, previste dal Protocollo per la qualità dell’aria. Contabilità a parte, l’evidenza dell’inquinamento è nella nebbia tossica che continua ad alitare in questi giorni, un aerosol di polveri così sottili da arrivare giù fino ai bronchi (così il Pm2,5, ma anche il Pm10 bene non fa). L’evidenza è nel bruciore che assedia la gola e nella tosse intermittente.

Morale, il quadro è abbastanza grigio e sfocato da procedere con le misure di primo livello, che inaspriscono le limitazioni di base in vigore dal 15 ottobre al 15 aprile in tutta la Lombardia: già stoppati dal lunedì al venerdì, nella parentesi oraria 7.30-19.30, da oggi a Mantova, San Giorgio e Bigarello (gli unici altri due Comuni ad aver aderito al protocollo regionale) i veicoli Euro 0 benzina e diesel, e gli Euro 1 e 2 diesel non potranno attraversare le vie cittadine anche il sabato, la domenica e nei giorni festivi. In aggiunta, le auto private Euro 3 diesel «non potranno circolare in ambito urbano dalle 9 alle 17, mentre i veicoli commerciali Euro 3 diesel saranno bloccati dalle 7.30 alle 9.30» come già informava nei giorni scorsi la nota del Comune capoluogo. Ordinanza alla mano, il blocco riguarda gli Euro 3 «non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico in grado di garantire un valore di emissione del particolato almeno pari al limite fissato per lo standard Euro 4». Altro dato, alla fine del 2015 i veicoli Euro 3 diesel intestati a residenti nel comune di Mantova erano circa 3mila.

A scanso di equivoci e proteste, il divieto di circolazione si applica nell’area del centro abitato di Mantova, delimitata dalle seguenti strade (percorribili come una sorta di anello tangenziale): Circonvallazione Sud, Lago Paiolo, Nenni, Bellonci, Donati, Parma, Brennero, Sartori, Ostiglia, viale della Favorita, via Verona, dei Mulini, Pitentino, piazza Don Leoni, viale Nuvolari e via Cremona. Via libera anche in corso Garibaldi, lungolago Gonzaga, viale Mincio e via di Poggio Reale (vedi mappa). Multa salata per i trasgressori che ignoreranno il divieto, dai 164 ai 663 euro. Ma siccome il traffico è soltanto una delle voci che concorrono ad avvelenare l’aria, il protocollo impone di abbassare a 19 gradi (con una tolleranza di 2 gradi) le temperature nelle abitazioni, negli uffici e nei negozi, non potranno poi essere accesi «impianti domestici alimentati a biomassa legnosa al di sotto della classe 3 stelle in base alla classificazione ambientale individuata da Regione Lombardia». Vietata, infine, anche «ogni tipologia di combustione all’aperto». L’ordinanza si disinnescherà dopo il secondo giorno consecutivo di Pm10 sotto la soglia limite. Confermato e ripetuto anche l’appello al buon senso: se potete, lasciate l’auto in garage.

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