PORTO MANTOVANO. Centomila euro per intervenire su alcuni dei principali edifici pubblici e risolverne le criticità. È quanto messo sul tavolo dall’amministrazione di Porto Mantovano, che entro la fine dell’anno farà partire dei lavori di sistemazione che riguarderanno in particolare la palestra Pertini, il palazzetto dello sport di Soave, la biblioteca, il centro Auser e le scuole medie.

«Mettiamo in campo diversi cantieri - dichiara il vicesindaco Pier Claudio Ghizzi -, prenderanno il via tutti entro la fine del mese e interessano alcune strutture di proprietà comunale. Verranno sistemate le coperture della biblioteca di Porto Mantovano, del palazzetto di Soave e dell’Auser, in alcuni casi la copertura verrà rifatta parzialmente, in altri completamente come per l’Auser. Il palazzetto era stato danneggiato con il forte temporale dello scorso agosto, e la superficie è da rifare per il 30%».

Per quanto riguarda la palestra Pertini, l’intervento consisterà nella sostituzione del rivestimento della facciata.

«Nonostante la struttura non sia particolarmente vecchia, è stato rilevato un distacco del rivestimento, che non è più ben ancorato al resto dell’edificio. È quindi necessario rimuoverlo e cambiarlo, anche per mantenere le condizioni di sicurezza».

Il distacco era stato registrato nel 2012, in seguito al terremoto: «In data 18 agosto 2012 l’ingegnere Massimo Trivini Bellini - si legge nella determina - ha redatto un’indagine statica sull’intero fabbricato dalla quale è emerso che le lesioni riscontrate interessano solo gli elementi non strutturali. Dalla stessa indagine è emerso che il rivestimento di facciata su piazza del Donatore si è lesionato perché carente di fissaggio alle murature retrostanti. La soluzione più idonea risulta la formazione di un nuovo rivestimento a cappotto che migliora l’isolamento termico».

Verranno inoltre rifatte le tubature del riscaldamento della palestra delle medie.

«Approfittiamo della pausa natalizia per creare minori problemi - aggiunge Ghizzi - e non interferire con l’attività della scuola. Oltre a questi interventi, ce ne saranno altri meno complessi».

Elena Caracciolo