MANTOVA. «Apriremo una riflessione sui compensi professionali, ma quelli destinati all’ufficio legale sono regolari e previsti dal contratto». Il presidente della Provincia, Beniamino Morselli, probabilmente se lo aspettava che quelle determine che, in applicazione al contratto di lavoro nazionale e del regolamento dell’ente, hanno stanziato 57mila euro per compensi professionali ai due avvocati dell’ufficio legale dell’ente. Una cifra assolutamente regolare, ma che ha fatto storcere il naso a parecchi altri dipendenti.

Che ne fanno una questione di “opportunità”, certo non di legittimità.

Di questo parliamo con Beniamino Morselli, eletto soltanto da pochi mesi alla guida di Palazzo di Bagno, dell’opportunità di concentrare risorse così significative su un numero limitato di dipendenti in una fase in cui le risorse dell’ente sono in affanno rispetto ai costi che l’assolvimento delle proprie funzioni richiede. Il caso più clamoroso è naturalmente la manutenzione delle strade, ma si può anche citare la fatica con cui palazzo di Bagno si mette a caccia di fondi per un settore importante come l’edilizia scolastica, sperando che da Roma non arrivino nuove richieste di contributi.

Ma basterebbe dire che la Provincia ha potuto contribuire con solo 20mila euro all’organizzazione dell’evento cultura clou della nostra città, Festivaletteratura. Ovviamente quei 57mila euro non fanno la differenza, sotto un profilo meramente economico. Ma qualche riflessione si impone. «Partendo dalla premessa che il tutto è assolutamente legale - dice Morselli - faremo delle valutazioni anche su questo nell’ambito dei confronti con la rappresentanza sindacale dei dipendenti. Peraltro gli stessi sindacati, hanno accennato durante incontri già avuti, a queste determine. Insomma, raccoglieremo le osservazioni che ogni parte farà sull’argomento e apriremo una riflessione in merito».

Lo staff dell'ufficio legale ha beneficiato dei cosiddetti compensi professionali stabiliti dall'articolo 27 del contratto nazionale di lavoro e dal regolamento provinciale. Sono riconoscimenti dovuti, insomma, e basati sulle sentenze favorevoli all'ente.