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Il botto e poi le urla: caos sul pullman

La testimonianza di un 14enne: «C’era calca, ci hanno fatto uscire per paura esplodesse tutto»

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CASTIGLIONE. La frenata che fa stridere gli pneumatici sull’asfalto, poi la botta tremenda. Una parte degli studenti, quella che si trova in piedi, cade a terra. Qualcuno, nelle file in fondo, non si accorge di nulla, ma davanti la situazione è drammatica. L’autista è ferito dall’esplosione del parabrezza causata dal violento urto con l’auto, con lui anche una diciassettenne che sedeva nella prima fila ed un’altra decina di studenti che stanno tornando da scuola.

«Io ero in mezzo – spiega un 14enne che era sul bus –. Sulle prime non ho capito quello che era successo. Abbiamo sentito solo il botto e il bus che si fermava di schianto. Io mi sono aggrappato alla maniglia e sono rimasto in piedi. Subito qualcuno ci ha detto di scendere velocemente e di allontanarci dall’autobus. Poi ci hanno detto che temevano che con l’urto potesse esplodere tutto». Se fosse accaduto, all’interno della galleria, fuoco e fumo avrebbero potuto causare una strage.

«Siamo scesi in fretta, c’era molto caos. Qualcuno è anche caduto sull’asfalto, tutti cercavano di mettersi al riparo - spiega ancora il ragazzo -. Solo quando la situazione si è un po’ tranquillizzata abbiamo visto che c’erano l’autista e degli altri ragazzi a terra, feriti».

Le prime chiamate con il cellulare raggiungono le famiglie. L’autista dell’Apam si mette in contatto con la centrale operativa mentre partono le chiamate di soccorso. Sul posto convergeranno cinque ambulanze e due elicotteri, nel timore di un alto numero di feriti.

Per il conducente dell’auto, sventrata dal tremendo impatto, non c’è più nulla da fare e mentre l’Apam mette a disposizione un secondo bus, molti genitori nel frattempo sono giunti sul posto per portare a casa i figli.(fr.r.)

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