La casa intelligente la salva dalle fiamme
Anziana sola in casa sviene dopo un principio di incendio. I soccorsi attivati dal sistema di Aspef

MANTOVA. Salvata dalla domotica. Una 85enne deve la vita al sistema di controllo da remoto, attivato dall’Aspef in cinque appartamenti comunali a Cittadella, che ha consentito ai volontari del Sepris di chiamare i soccorsi. È accaduto giovedì alle 22.15 quando una lampada surriscaldata ha intaccato cuscino e materasso innescando un principio di incendio.
Subito si è sviluppato un fumo denso rilevato dai sensori. La situazione di pericolo è stata comunicata alla centrale dell’Aspef dove un operatore, dopo aver chiamato l’anziana senza ricevere risposta, ha subito allertato il Sepris. Un volontario si è precipitato a casa e ha trovato Marisa Motti svenuta in soggiorno. Subito ha avvertito i vigili del fuoco e il 118. In poco tempo il principio d’incendio è stato domato e la donna, che vive sola, inviata all’ospedale Poma, ai cui sanitari sono stati forniti tutti i dati anamnestici.
L’85enne è stata dimessa ieri mattina in discrete condizioni e attualmente è ospite della casa di riposo Bianchi in attesa che il suo alloggio torni agibile nel giro di qualche giorno. «Il sistema di controllo domotico, finanziato dalla Fondazione Cariverona, si è dimostrato efficace - afferma il presidente di Aspef Vinicio Fiorani -. Adesso stiamo lavorando con il Comune per elaborare un progetto per la sua diffusione nei Comuni della Grande Mantova». Soddisfatta anche la direttrice dell’Aspef, Eugenia Ascari: «Le nuove tecnologie rendono più sicure le abitazioni - dice - favorendo il binomio autonomia-sicurezza spesso reso fragile dall’avanzare dell’età». L’assessore al welfare Andrea Caprini, con Fiorani e i soccorritori, è andato a far visita all’anziana in ospedale: «C’era anche il figlio - dice - che ci ha ringraziato, sottolineando l’eccellenza del servizio prestato».
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