Panchine da 2mila euro ciascuna. Scoppia la polemica a Porto
Minoranze scatenate contro l'amministrazione comunale per le spese di arredo urbano nella frazione di Soave. I cubi contro sosta selvaggia costati oltre mille euro l'uno.

Panchine da 2mila euro ciascuna e cubi di marmo per evitare i parcheggi in punti vietati da 1.100 l'uno, definiti “costi ingiustificabili. Risorse che si sarebbero potute spendere in modo migliore”.
A parlare è il capogruppo di minoranza Giampaolo Voi, che accusa l'amministrazione di Porto Mantovano di aver inserito nel progetto di riqualificazione di via della Libertà di Soave un arredo urbano troppo oneroso.
Le panchine e i cubi andranno ad abbellire la strada principale della frazione, in fase di sistemazione come richiesto da tempo dai cittadini.
«Sia ben chiaro che non si vuole mettere in discussione i lavori di riqualificazione, che andavano fatti e previsti anche nel nostro programma elettorale - precisa il gruppo Voi per Porto - ma l'ammontare complessivo della spesa, ora non più di 487.600 euro ma di circa 521.600 euro, ovvero con maggiori costi per 34.000 euro».
Il motivo dell'incremento dei costi sarebbe quindi l'arredo urbano.
«Il progetto definitivo approvato con delibera di giunta prevedeva che panchine, dissuasori di parcheggio, archetti, totem, cestini fossero da finanziare al di fuori del quadro economico. Scelta che a questo punto, visti gli importi, non possiamo condividere dato che per 9 panchine, in realtà sedute in quanto fatte di solo basamento, si vengono a spendere circa 18.000 euro. Comprendiamo che siano in marmo, però pensiamo anche che si sarebbero potute scegliere soluzioni diverse, più economiche. Se qualche vandalo prenderà di mira anche solo una delle panche, il danno sarà consistente».
Stessa cosa per i dissuasori di parcheggio. «Ne sono previsti 12, a forma pseudo quadrata, per circa 13.200 euro. Anche in questo caso, perché non pensare a soluzioni molto meno costose, sicuramente presenti sul mercato?».
Il consigliere ricorda altri interventi di cui Soave avrebbe bisogno. «Ad esempio il rifacimento del campo del palazzetto dello sport che attende da molti anni e va avanti con continui rappezzi, la nuova copertura completa di questo edificio, e non solo parziale, la sistemazione delle strade con asfaltatura dove era stato posato l' acquedotto, un'attenzione per la scuola. Le risorse che si hanno bisogna saperle impiegare al meglio e su più fronti - conclude - Non ci sembra giusto che la frazione abbia una sola via rimessa a nuovo, mentre tutto il resto rimane senza cure». (ele.car)
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