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Reddito sotto i 14mila euro per un terzo degli abitanti di Castiglione

Nel bilancio di previsione le misure per aiutare chi è in difficoltà. Taglio dell’Irpef e un fondo da 30mila euro come contributo sulle bollette. Polemiche sulla raccolta rifiuti ai 5 Continenti

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CASTIGLIONE. La lunga notte del consiglio comunale di Castiglione delle Stiviere, dedicata quasi interamente alla discussione del bilancio di previsione del 2017, si conclusa con due punti politici e amministrativi che l’assessore Marco Montesano ha sottolineato essere qualificanti l’azione svolta dall’amministrazione. Le aliquote di Imu, Tasi, Tari e Irpef restano invariate, «ma giova ricordare - afferma Montesano - che è stata disposta un’esenzione per redditi sino a 14mila euro. L’applicazione di una soglia così elevata comporta che il 39% dei castiglionesi non paga l’Irpef».

Il dato è importante perché riguarda 5.978 persone su 15.361 contribuenti. Le minoranze, nella discussione, chiedono come mai non sia stato possibile un ulteriore sforzo per elevare a 15mila euro la soglia di esenzione, ma la maggioranza risponde che quanto era possibile fare è stato fatto.

L’altro dato significativo evidenziato da Montesano è il debito dei castiglionesi che «nel corso del mandato di questa amministrazione si vede praticamente dimezzato: quello pro-capite passa da 620,29 euro del 2012 ai 316,80 euro del 2017, risultato dovuto a una buona gestione, al recupero crediti e alla lotta all’evasione e, non ultimo, all’estinzione anticipata di alcuni mutui con tassi particolarmente onerosi effettuata nel 2012 e per gli ammortamenti ordinari degli anni successivi, dal 2012 al 2017».

Sul fronte della Tari, Montesano annuncia inoltre che grazie ai risparmi effettuati si è provveduto a uno stanziamento specifico di 30mila euro da destinare alle utenze di chi si trova in situazione di disagio; inoltre sono previste riduzioni di tariffa per le attività che decideranno di cedere in beneficenza, o a prezzi agevolati per chi ne ha bisogno, le eccedenze alimentari. Su questo punto, però, si è accesa la discussione. Sul fronte di questa riduzione il consiglio chiede come sarà possibile calcolare le cifre, compito che sarà affidato agli uffici. Tuttavia, se le eccedenze alimentari possono non diventare rifiuti e creare guadagno per tutti, sono comunque i rifiuti e in particolare quelli abbandonati, che fanno discutere.

Lo scontro è fra Volpi (Insieme per Castiglione) e Maghella (Progetto Novellini): per il primo infatti il fallimento della differenziata ai 5 Continenti è grave e non si può scaricare la colpa cercando chi si reca nel quartiere a gettare la propria immondizia «dato che lì regna un’illegalità tollerata»; per Maghella serve una nuova cultura del rifiuto, che spinga a consumare meno e a riutilizzare, «perché in questi ultimi due anni abbiamo avuto il 15% in più di produzione di spazzatura». Per Volpi «il riuso non è la soluzione per chi persevera a non differenziare».

Luca Cremonesi

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