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Boato che fa vibrare i vetri. Nuovo guasto alla Chimica

Si rompe un dispositivo di sicurezza, allarme tra i cittadini. Associazione ambientaliste preoccupate, Fiasconaro (M5S) chiama Arpa e Ats

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POMPONESCO. Ancora la rottura di un dispositivo di sicurezza, alla Chimica Pomponesco. Nulla di grave, assicura la ditta; ma le associazioni ambientaliste si dicono preoccupate, e il consigliere regionale Andrea Fiasconaro (M5S) chiede un sopralluogo ad Arpa e Ats.

L’episodio risale a mercoledì: poco dopo mezzogiorno, diversi cittadini di Pomponesco e Correggioverde hanno avvertito un boato che ha fatto vibrare i vetri, ed addirittura cadere alcuni oggetti nelle abitazioni. Chi si trovava nelle vicinanze avrebbe visto fumo e lingue di fuoco levarsi in azienda. Un episodio per certi versi analogo era avvenuto il 17 ottobre scorso. Nelle ore successive, il direttore dello stabilimento Alberto Tarana ha scritto al sindaco Pino Baruffaldi: «A causa di un aumento di portata d’aria, si è registrato il cedimento dei dischi di rottura di un impianto di produzione di formaldeide. Si tratta di un sistema di sicurezza, regolarmente autorizzato, che interviene al superamento della pressione di taratura per la salvaguardia dell’impianto».

Tali dispositivi sono progettati proprio per “assorbire” le conseguenze di eventi improvvisi, evitando danni maggiori: una volta avvenuta la rottura, i dischi vengono sostituiti e la produzione riprende immediatamente. «Non vi sono state conseguenze - assicura Tarana – e quanto avvenuto non è configurabile come incidente ai sensi del decreto legislativo 105/15 (relativo agli incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose)». Il comunicato dell’azienda è stato pubblicato sul sito internet del Comune. Nonostante le rassicurazioni ufficiali, le associazioni “Noi, Ambiente, Salute”, Comitato intercomunale per la qualità della vita di Dosolo e Collettivo non violento “Uomo e ambiente” di Guastalla si dicono «fortemente preoccupate».

Il timore riguarda, in particolare, l’eventualità che possano verificarsi episodi di altra portata: «A tutt'oggi non è ancora stato presentato pubblicamente un piano di emergenza, che ci renda consapevoli e preparati su come occorre comportarsi in caso di incidente. Ricordiamo che la ditta in questione è considerata “a rischio di incidente rilevante, e quindi soggetta a normativa Seveso. Cosa dovrebbero fare i residenti del circondario? Rimanere chiusi in casa? Munirsi di maschere antigas? Prendere l'auto e allontanarsi quanto più velocemente possibile?».

Alcuni cittadini hanno allertato Fiasconaro. «Vista la portata delle possibili conseguenze – afferma il consigliere regionale - ho immediatamente scritto ad Arpa e Ats Valpadana, per segnalare la situazione e verificare se fossero già state allertate. Ritengo doveroso un sopralluogo, per accertare gli effetti ambientali e scongiurare l’ipotesi di effetti dannosi per la salute pubblica». (r.n.)

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