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Stalla e formaggi bio: una nuova vita per la Carpaneta

Una cordata dell’Associazione Allevatori gestirà l’azienda. Chizzoni: «Filiera casearia avanzata per i nuovi mercati»

di Francesco Romani
1 minuto di lettura

BIGARELLO. Sarà una cordata fra imprese, enti ed Università coordinata dall’Associazione Mantovana Allevatori il nuovo gestore dell’azienda Agroecologica e forestale Carpaneta a Bigarello. Il complesso era sinora condotto direttamente dalla Regione attraverso il suo ente forestale Ersaf. Il cambio di gestore dallo scorso primo gennaio significherà anche una decisa svolta nella vocazione che farà diventare la Carpaneta il punto di riferimento per l’agro-zootecnia biologica.

Punto di partenza è il bando di gara con il quale la Regione ha deciso lo scorso anno di concedere in gestione la Carpaneta in gestione per i prossimi sei anni (2017-2022).

A vincere, una cordata pubblico-privata chiamata “rete Carpaneta” composta da imprese ed associazioni che si sono impegnate a prendersi carico del complesso oggi costituito dal centro aziendale su una superficie di 154 ettari, dei quali 113 a seminativo irriguo per alimentare una mandria di bovine di novanta vacche da latte un produzione e novanta giovani da rimonta. Altri 16 ettari sono coltivati a biomasse per il funzionamento della caldaia a cippato presente in azienda. Alla vocazione agro-forestale, da anni si è affiancata quella di produzione lattiero casearia in un centro sperimentale.

Lunedì alle 17 il nuovo concessionario rete Carpaneta illustrerà i propri progetti in una conferenza alla Carpaneta alla quale interverranno il sindaco di Bigarello Barbara Chilesei, Elisabetta Parravicini, presidente dell’Ersaf e Roberto Chizzoni, presidente dell’associazione Mantovana allevatori e Mantova Alleva, capofila di Rete Carpaneta. Le conclusioni saranno affidate all’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava.

«Il nostro progetto che ha vinto il bando regionale –spiega Chizzoni – parte da quello che già c’è, la mandria, il caseificio ed i seminativi, per proporre un’azienda modello che sarà certificata biologica già dalla fine di quest’anno. Per questo progetto abbiamo aggregato una rete che comprende la nostra associazione regionale allevatori, il Consorzio Agrario del nord Est e il Consorzio Latterie Virgilio, operatori che si occuperanno della produzione e della futura commercializzazione. Ma anche l’Università di Mantova e la scuola agraria del Parco di Monza per gli studi sperimentali. L’obiettivo è rendere la Carpaneta un’azienda modello di carattere biologico per rispondere alle nuove esigenze del mercato, alle domande dei nostri produttori attraverso attività di formazione e sperimentazione».

Il progetto, oltre alla conversione in biologico, prevede la produzione di latte crudo alla stalla e la produzione di latte biologico destinato alla vendita in filiera corta secondo accordi che saranno poi stipulati con il socio Latterie Virgilio. Infine saranno razionalizzati e ampliate le altre attività svolte in azienda con particolare riferimento ai servizi di laboratorio, alle attività di consulenza rivolte ai caseifici, nonché alla partecipazione ai bandi nazionali ed europei del settore.

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