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Gli ebrei americani scrivono al governo. «Salvate il cimitero di Mantova»

Il congresso dei rabbini di Usa e Canada a Gentiloni e Alfano «Non consentite che Mantova profani quella zona sacra»

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura

MANTOVA. Il congresso rabbinico centrale di Stati Uniti e Canada chiede aiuto al governo Gentiloni per tutelare l’antico cimitero ebraico di San Nicolò. «È un piano shock» quello proposto dal Comune di Mantova per riqualificare la zona in riva al lago Inferiore, scrive il rabbino Issac Gluck, direttore esecutivo del Crc, al presidente del consiglio dei ministri e al ministro degli esteri Angelino Alfano.

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«Non sapete quanto dolore provocherebbe alla comunità ebraica una profanazione simile» mette nero su bianco, senza mezzi termini, nella lettera datata 29 gennaio scorso. Un vero e proprio colpo di scena, inatteso dalla giunta Palazzi che riteneva di aver chiuso la questione con l’accordo siglato con la presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Noemi Di Segni, durante la sua recente visita a Mantova, per la tutela del camposanto nell’ambito della progettazione di “Mantova hub”, la riqualificazione della periferia est di Mantova. E invece, la chiamata in causa del governo italiano da parte degli intransigenti rabbini dell’ebraismo ortodosso apre un problema di rapporti del Comune con l’esecutivo nazionale nel caso Gentiloni chiedesse a Palazzi lumi su quanto sta succedendo a Mantova. A quanto risulta, però, in Via Roma nessuno del Governo si è fatto vivo; né risulta che la missiva del rabbino Gluck abbia ancora avuto una risposta ufficiale dalla capitale, cosa che, a quanto pare, avrebbe parecchio irritato il direttore esecutivo del Congresso centrale rabbinico.

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Nella lettera inviata al premier Gentiloni e al ministro Alfano viene ricordato che il Crc conta più di 200mila membri e che, in un meeting apposito (convocato d’urgenza), ha affrontato il tema del cimitero ebraico di Mantova, conclusosi con un appello rivolto al governo italiano affinchè preservi quel luogo sacro dove è sepolto da 400 anni Azariah da Fano, uno dei più grandi cabalisti della tradizione ebraica. Nella lettera viene anche ricordato che un rappresentante del Crc, il rabbino David Niederman (che è anche fondatore e presidente della Commissione europea per la protezione dei cimiteri ebraici), si è incontrato con il sindaco di Mantova Palazzi, a cui ha chiesto ufficialmente di cancellare il piano previsto per San Nicolò e di assicurare al cimitero ebraico una tutela perenne. La risposta ricevuta da Palazzi non è stata incoraggiante: andremo avanti perché i finanziamenti (18 milioni, ndr.) derivano dal bando periferie promosso dalla presidenza del consiglio e a cui abbiamo partecipato con successo.

Il cimitero ebraico, le parole del rabbino ortodosso

Poi, la parte fondamentale della lettera. «Ci rivolgiamo al governo italiano che ha finanziato il progetto di recupero - scrive Gluck - per informarlo di quanto sarebbe doloroso per il mondo ebraico una profanazione di quel luogo». Sarebbe, aggiunge, «una violazione della risoluzione 1883 del 2012 del Consiglio d’Europa» che impone agli enti locali di proteggere i luoghi sacri per gli ebrei. La missiva si conclude con la richiesta a Gentiloni di contattare il rabbino Niederman per un incontro da tenere il prima possibile (a tal proposito vengono forniti il suo numero di telefono e la sua e-mail) su una questione che «sta creando grave preoccupazione tra gli ebrei di tutto il mondo».

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