Una firma da 18 milioni, Mantova Hub al decollo
Lunedì prossimo Palazzi a Roma per sottoscrivere la convenzione con il Governo. Dopo il via libera della Corte dei Conti i soldi per riqualificare la periferia est
di Sandro Mortari
MANTOVA. La data è da cerchiare in rosso sul calendario. Lunedì prossimo, 6 marzo, il Comune firmerà a Roma, con la presidenza del consiglio dei ministri, la convenzione relativa al finanziamento Mantova Hub, il progetto di riqualificazione della periferia est della città. Si tratta del passaggio burocratico per ricevere i quasi 18 milioni di euro stanziati dal bando periferie e che il Comune virgiliano ha portato a casa sulla base del masterplan presentato dall’archistar Stefano Boeri.
«Sarà il documento che vincola le parti al rispetto dei rispettivi impegni» spiega l’assessore all’urbanistica e all’ambiente, Andrea Murari. In pratica il Governo si impegna ad erogare i 17. 925.000 euro del bando e l’ente locale a utilizzarli per portare a termine il progetto di riqualificazione dell’ampia area che va dall’ex ceramica, a Catena, a San Nicolò, sulla riva del lago Inferiore, vicino alla Vallazza. Non basteranno, però, le firme del sindaco Palazzi e del premier Gentiloni per dare il via ad un’operazione che, tra fondi pubblici e cofinanziamenti pubblico-privati, mobiliterà circa 33,4 milioni di euro; «ci vorrà la registrazione del documento da parte della Corte dei Conti - dice Murari -. E sarà dal via libera dell’organismo contabile che scatteranno i 120 giorni entro i quali dovremo presentare i progetti definitivo ed esecutivo alla presidenza del consiglio, per poi realizzare i lavori di riqualificazione dell’area entro il 2019. Anche se il cronoprogramma iniziale andrà rivalutato alla luce di quanto conterrà la convenzione e, soprattutto, in base ai tempi che la Corte dei Conti si prenderà per dare l’ok».
In attesa di andare a Roma per la firma della convenzione, a Mantova la commissione incaricata sta completando l’esame delle otto offerte pervenute da altrettante associazioni temporanee di professionisti per la gara di progettazione e direzione lavori di Mantova Hub, una partita che, da sola, vale 2.255. 928 euro (Iva e oneri previdenziali esclusi). Il lavoro è molto complesso dato anche i curricula dei partecipanti, tra cui non figura Boeri. Il vincitore avrà poi 115 giorni di tempo, dalla firma del contratto, per presentare al Comune la sua proposta progettuale definitiva ed esecutiva.
La progettazione riguarderà lavori di riqualificazione della parte orientale della città per 12.860.000 euro (Iva esclusa). I lotti contemplati nello studio di fattibilità di Boeri sono stati ridotti da quattro a tre. Sono rimaste la piazza del pensiero (lotto 1) che prevede la riqualificazione dell’ex ceramica a Fiera Catena con l’inserimento di un polo scolastico (il Mantegna) per un importo di 6.200.000 euro; la piazza della terra (lotto 2), e cioè la riqualificazione dell’area di San Nicolò mediante l’inserimento di funzioni pubbliche (6.310.000 euro) legate alla sostenibilità, all’agroalimentare, all’innovazione sociale e alle imprese, con un centro ricerche sulla biodiversità (i cinque capannoni esistenti verranno ristrutturati per ospitare le varie funzioni); prevista anche una casa della memoria per non dimenticare che quell’area ospitò non solo l’antico cimitero ebraico ma anche il campo di concentramento nazi-fascista. Il terzo lotto è quello della piazza del paesaggio, ma solo per la parte che prevede la trasformazione dell’area a Valletta Valsecchi, ora destinata a campi sportivi, in bosco didattico (costo 350mila euro). Della progettazione dei nuovi campi da calcio si occuperà l’assessorato lavori pubblici del Comune. Dalla gara è stata esclusa interamente (perché senza copertura finanziaria) la piazza dell’acqua, che prevede la riqualificazione di Porto Catena e di piazza Anconetta, compresa l’area attualmente adibita a parcheggio.
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