L’integrazione inizia in classe
Confronto tra studenti di diverse religioni. Con finale in cucina
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Il Mantegna celebra la multicuturalità. Per il quarto anno di seguito, i docenti dell’Istituto Tecnico hanno scelto di invitare gli studenti a scoprire "I sapori del mondo, attraverso le religioni": «Proponiamo un incontro nella conoscenza e nella festa con l'obiettivo di superare il timore e la diffidenza che può nascere di fronte alla diversità ».
Così spiega la professoressa Laura Lui che, insieme alla collega Chiara Freddi, ha riunito ieri mattina tutti gli alunni delle classi seconde, coinvolgendoli in un progetto che vuole eliminare le barriere culturali e insegnare a vivere in armonia. Divisi in gruppi eterogenei, i ragazzi hanno presentato con il supporto delle slide le caratteristiche di 7 religioni differenti: cristianesimo cattolico e ortodosso, budismo, taoismo, shintoismo, induismo e sikh: «Abbiamo fatto questa scelta perché si tratta di classi molto miste con rappresentanti di ciascuna di esse» spiega Freddi. Come risultato di un lavoro che gli studenti portano avanti dall'inizio dell'anno scolastico, le loro presentazioni si sono basate su argomenti a libera scelta e hanno portato alla luce elementi poco noti che li accomunano: «Scoprire che in realtà sono simili porta i ragazzi a capirsi, accettarsi e legare tra di loro, nonostante le differenze» sostiene Laura Lui.
Alla fine dell'incontro, gli alunni hanno assaggiato dolci relazionati a simbologie religiose, preparati da loro stessi, e hanno espresso i loro pensieri: «Sono diminuite molto le prese in giro, ho fatto nuove amicizie e ora mi sento integrata ma anche speciale» racconta Maria Rahli, studentessa italiana di origine marocchina e religione musulmana. Insieme a lei anche Singh Lovedeep, proveniente dall'India: «In Italia ho conosciuto tante abitudini e tradizioni e finalmente ho avuto modo di presentare le mie». Cresciuto in Ghana, Perry racconta la sua esperienza: «Nel mio paese cristiani e musulmani vivono insieme e mi stupisce vedere che qui è peggio essere dell'islam che avere la pelle scura». Diverso il parere della sua collega, Camilla Fabbri: «Da tanto tempo ho amici di origine araba e tra noi le differenze di religione non si sentono». (l.s.)
Così spiega la professoressa Laura Lui che, insieme alla collega Chiara Freddi, ha riunito ieri mattina tutti gli alunni delle classi seconde, coinvolgendoli in un progetto che vuole eliminare le barriere culturali e insegnare a vivere in armonia. Divisi in gruppi eterogenei, i ragazzi hanno presentato con il supporto delle slide le caratteristiche di 7 religioni differenti: cristianesimo cattolico e ortodosso, budismo, taoismo, shintoismo, induismo e sikh: «Abbiamo fatto questa scelta perché si tratta di classi molto miste con rappresentanti di ciascuna di esse» spiega Freddi. Come risultato di un lavoro che gli studenti portano avanti dall'inizio dell'anno scolastico, le loro presentazioni si sono basate su argomenti a libera scelta e hanno portato alla luce elementi poco noti che li accomunano: «Scoprire che in realtà sono simili porta i ragazzi a capirsi, accettarsi e legare tra di loro, nonostante le differenze» sostiene Laura Lui.
Alla fine dell'incontro, gli alunni hanno assaggiato dolci relazionati a simbologie religiose, preparati da loro stessi, e hanno espresso i loro pensieri: «Sono diminuite molto le prese in giro, ho fatto nuove amicizie e ora mi sento integrata ma anche speciale» racconta Maria Rahli, studentessa italiana di origine marocchina e religione musulmana. Insieme a lei anche Singh Lovedeep, proveniente dall'India: «In Italia ho conosciuto tante abitudini e tradizioni e finalmente ho avuto modo di presentare le mie». Cresciuto in Ghana, Perry racconta la sua esperienza: «Nel mio paese cristiani e musulmani vivono insieme e mi stupisce vedere che qui è peggio essere dell'islam che avere la pelle scura». Diverso il parere della sua collega, Camilla Fabbri: «Da tanto tempo ho amici di origine araba e tra noi le differenze di religione non si sentono». (l.s.)
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