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Cooperativa Chv: trent’anni di lavoro con i giovani disabili

Dal maneggio alla palestra, alla gestione di due chioschi estivi. Ecco attività e progetti attivati nei centri di Suzzara e Palidano

di Nicola Artoni
2 minuti di lettura

SUZZARA. Entrare al Centro diurno disabili (Cdd) di Suzzara mette di buon umore cuore e spirito. Il corpo e la mente di chi lo frequenta il più delle volte prendono direzioni diverse da quelle usuali, ma nessuno perde mai il sorriso, tra gli utenti e tra i dipendenti, che danno tutto ogni giorno per aiutare i loro assistiti. È questo il segreto della cooperativa Chv di Suzzara, che ha appena soffiato sulle sue trenta candeline. Fin dal 1986 l'associazione è attiva per l'assistenza di disabili e portatori di handicap psicofisici, oltre che per l'integrazione sociale di persone a rischio marginalità.

«Quello che ci differenzia da altre realtà – spiega il presidente Ernesto Volta – è che i nostri soci sono i genitori dei ragazzi ospitati dalla struttura, una situazione inusuale nel panorama regionale. Chv è nata appunto per iniziativa di sette genitori che hanno figli disabili. Trent'anni fa non c’ era alcuna forma di assistenza, ma all'uscita della prima legge quadro per i servizi alla disabilità abbiamo deciso di unirci in cooperativa». Dopo lo scoccare della scintilla, i numeri sono aumentati rapidamente. Partiti con soli cinque utenti, oggi sono 78 quelli che frequentano la cooperativa, che conta su 38 dipendenti («tutti con regolare contratto» sottolinea Volta) e oltre sessanta volontari, sparsi su tutto il territorio dell'OltrePo. Sì, perché le radici di Chv partono da Suzzara ma arrivano a toccare anche i comuni di Motteggiana, Pegognaga, Gonzaga, Moglia e San Benedetto Po.

«Abbiamo anche una decina di ragazzi provenienti da Mantova e Borgo Virgilio, che si appoggiano alla nostra realtà – è ancora Volta che parla – i servizi che offriamo li gestiamo internamente, è la nostra politica. Per mensa e trasporti non ci appoggiamo a fornitori esterni, ma cerchiamo di cucire ogni aspetto su misura per gli utenti». Tre i modelli di servizio proposti da Chv. Il primo è il Cdd, che si occupa di persone con disabilità gravi o gravissime, e conta al momento 23 utenti. «Nessuno di loro ha coscienza di sè - spiega Volta - lavoriamo proponiamo loro attività che hanno a che fare con la quotidianità, come la cura dell'igiene personale o l'organizzazione della giornata. Li portiamo in piscina per la fisioterapia in acqua, o palestra, poi abbiamo l'ippoterapia con il maneggio La Rocchetta di Moglia e la pet teraphy».

Uno dei vanti del Cdd è il laboratorio "Illuminamente", in cui i ragazzi del centro possono decorare lampade in vetro, che vengono vendute ai mercatini, tra cui quello di Natale a Merano che ogni anno ospita gli utenti di Chv. Dal 1996 la cooperativa gestisce il Centro socio educativo a Palidano (Cse), che conta su 32 utenti: «Qui lavoriamo con ragazzi con compromissioni più lievi, e sviluppiamo la nostra attività in lavori, come quello di cucina, di serigrafia per la stampa di magliette, cappellini e gadget, o di sartoria per le ragazze».

Tra le attività estive previste dal Cse (aperto anche al Cdd) c'è la gestione di due chioschi, uno ai giardini Gina Bianchi di Suzzara, l'altro al parco Florida di Pegognaga, da parte dei ragazzi, che si occupano di gestione delle aree verdi e del funzionamento dei piccoli bar nei chioschi: «Siamo aperti tutti i giorni dalla colazione al dopocena, con turni di quattro ore nei quali due o tre ragazzi alla volta sono assistiti da un educatore e un volontario. Per loro è un momento di estrema gratificazione».

Nei due spazi verdi ogni anno viene organizzata la rassegna Sconfinart che prevede concerti ed eventi gratuiti per far conoscere Chv e raccogliere fondi preziosi. Attivo dal 2013 anche il Servizio formativo per l'autonomia, che aiuta i ragazzi che presentano difficoltà a trovare un posto di lavoro. Le difficoltà non mancano. «Non è facile far coincidere le esigenze dei genitori con l'attività di educatori e dipendenti, ognuno vorrebbe sempre il meglio per il proprio figlio. Siamo una realtà piccola, ma cerchiamo di svolgere al meglio la nostra offerta». 

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