In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Caldo anomalo e Po basso. È l’anticipo di primavera

Temperature sui livelli di maggio e niente pioggia, allerta siccità per l’estate. Meteonetwork: «Anche per questa settimana le condizioni non cambieranno»

2 minuti di lettura

MANTOVA. Un anticipo di primavera con temperature addirittura al di sopra della media del periodo. È quanto c’è stato nel Mantovano la settimana scorsa e che dovrebbe continuare anche in quella che si è appena aperta. Caldo e pochissima pioggia: il mese di marzo è iniziato all’insegna dell’anomalia meteorologica. Marco Giazzi, presidente dell’associazione Meteonetwork, è sicuro: «Negli ultimi 4-5 anni, questo è il marzo più caldo».


A confermarlo sono le temperature registratesi la settimana scorsa sotto l’influenza dell’anticiclone delle Azzorre: 18.3 gradi lunedì, 18.4 martedì, 18.9 mercoledì, giovedì 22.3, venerdì 17.9, sabato 17.9; ieri si è rimasti sugli stessi livelli, 17,8 gradi di massima (e 5.8 di minima): «Mediamente - spiega Giazzi - la temperatura della seconda decade di marzo è di 12 gradi ma, come si vede, anche nella prima siamo già andati oltre. Basti pensare che i 22 gradi di giovedì, causati dalle correnti settentrionali di Phoen, sono una temperatura di maggio». Le previsioni non lasciano spazio a cambiamenti: «Almeno per tutta la settimana resteranno queste temperature alte - dice il presidente di Meteonetwork -. Anzi, tra martedì e mercoledì si potrebbero superare i 20 gradi».


Ancora niente pioggia: finora dal cielo sono caduti 7 millimetri d’acqua, di cui 2 lunedì 6 marzo, l’ultima volta di maltempo. Una siccità di primavera che viene dopo un inverno avaro di pioggia e che non lascia presagire nulla di buono. «La media delle piogge per marzo è di 38 millimetri - dice Giazzi - mentre quella della prima decade è 12: quindi, già adesso siamo sotto».
La siccità si riflette anche sui livelli dei fiumi. A soffrire di più è il Po, le cui acque, attualmente, scorrono ad un livello molto più basso rispetto alla media stagionale. Tanto che le lingue di sabbia si allungano sempre di più e l’alveo si allarga. Ieri a Borgoforte il livello del Po era di un metro e 38 centimetri sotto lo zero, quota che, negli ultimi anni, in questo periodo, a causa di piogge copiose, non ha mai raggiunto.

«Non siamo comunque in una situazione di allarme - tranquillizza Luigi Mille, dirigente dell’Aipo -. Teniamo monitorata la situazione, ma al momento non c’è di che preoccuparsi. Le piogge abbondanti di solito arrivo tra marzo e aprile. Poi, a maggio ci sarà lo scioglimento delle nevi». Il bacino del Garda, per esempio, già adesso è molto alto, un metro e 10 centimetri sopra lo zero, e dalla diga di Salionze stanno uscendo 15 metri cubi d’acqua al secondo contro i 6-8 dell’anno scorso nello stesso periodo. Nonostante le rassicurazioni, tra i consorzi di bonifica serpeggia la preoccupazione, soprattutto tra quelli che «pescano» dal Po e, quindi, dai laghi occidentali, come il Consorzio Terre dei Gonzaga: «L’anno scorso la situazione era nettamente migliore» fanno sapere. (Sa.Mor.)

I commenti dei lettori