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Semafori ancora in tilt. Guai in piazzale Gramsci

L’impianto era andato in tilt l’8 febbraio e due settimane dopo era stato riacceso grazie all’intervento della Tea. Ma il 15 marzo i problemi si sono ripresentati

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MANTOVA. L’impianto era andato in tilt l’8 febbraio e due settimane dopo era stato riacceso grazie all’intervento della Tea. Ma il 15 marzo, nel pomeriggio, i semafori di piazzale Gramsci sono nuovamente tornati lampeggianti, un segnale che l’operazione eseguita a fine febbraio non era stata risolutivo. Dalla Polizia Locale di viale Fiume è subito partita la segnalazione alla Tea per un intervento urgente. E i tecnici si sono subito messi al lavoro.
Il guasto, all’epoca, era stato imputato alla vecchia centralina da sostituire.

L’imprevisto si era verificato martedì 8 febbraio: da quel giorno e per due settimane i semafori sono rimasti lampeggianti con i conseguenti rischi agli attraversamenti, soprattutto per pedoni e ciclisti.

«L'impianto era vetusto – aveva spiegato l'assessore alla partita – ed è stato impossibile ripararlo. Abbiamo incaricato la società La Semaforica di Padova di sostituire la centralina con una nuova e all'avanguardia. Che permetterà il controllo da remoto: senza bisogno di inviare un operatore sul posto si potranno variare, per esempio, i tempi di durata dei vari colori. Il fatto che si tratti di un impianto complesso ha provocato un leggero ritardo sui tempi che ci eravamo dati».

Piazzale Gramsci è uno snodo fondamentale della viabilità in città e nei giorni dello spegnimento dell’impianto semaforico i disagi alla circolazione e le situazioni di pericolo ai passaggi pedonali erano state concrete. I rischi maggiori erano infatti stati avvertiti anche in corrispondenza delle uscite degli studenti dalle scuole. La speranza di queste ore è che si riesca a risolvere il problema al più presto per evitare i disagi registrati a febbraio.
Il contratto di manutenzione per i semafori il Comune l'ha sottoscritto con Tea che, a sua volta, si avvale per i lavori di La Semaforica srl di Padova.

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