BOZZOLO. Paura e danni nella notte tra sabato e ieri per l’incendio di una Honda Jazz gialla: è la terza vettura che brucia in un mese a Bozzolo e a questo punto si sospetta che dietro possa esserci la mano di uno stesso piromane. Ma le indagini sono ancora in corso.
L’automobile era stata parcheggiata dalla proprietaria in via Arini, nel cuore del paese, nel primo pomeriggio di sabato. Alle 2.30 di notte un vicino rientrando non ha notato niente di strano. Poco dopo, attorno alle 3, un ragazzo ha visto le fiamme uscire dall’automobile e ha dato l’allarme ai carabinieri e ai vigili del fuoco di Viadana. Un grosso spavento ha preso l’anziana signora che abita proprio di fronte e subito accorsa alla finestra a vedere che cosa stesse accadendo: «Sembrava di sentire scoppi di bombe, il fumo mi ha annerito la facciata di casa il cui intonaco ha fatto delle bolle per il calore, la mia porta di metallo si è scardinata e i vetri sono scoppiati».
Sono intervenuti i vigili del fuoco di Viadana, che hanno rapidamente spento la carcassa. Intanto è stata fatta intervenire anche Tea perché il forte calore rischiava di allentare l’attacco in strada del metano, provando una pericolosa fuoriuscita del gas. Tea ha messo in sicurezza il collegamento e non escludeva di verificare anche il tubo sotto il marciapiede. Non si conosce con certezza l’origine dell’incendio, ma l’ipotesi più accreditata è che si tratti di un rogo doloso.
Attilio Pedretti