Bagnolo, passa il bilancio. Le opposizioni: «È un flop»
Duro scontro in aula sul documento contabile bocciato dal revisore dei conti. La Benaglia crea un gruppo autonomo. Cala l’aliquota rifiuti, a giugno la piazzola
di Francesco Romani
BAGNOLO SAN VITO. Dopo oltre tre ore di toni accesi e schermaglie il bilancio, sul quale il revisore dei conti aveva espresso parere non favorevole, passa in consiglio. Una seduta calda che sancisce lo strappo anche formale dell’ex vicesindaco Beatrice Benaglia (Pd) che ha annunciato di voler costituire un gruppo autonomo di minoranza, ma anche la conferma del taglio del 2% sulle aliquote rifiuti.
Preceduto da pubblici scambi d’accuse e seguito in aula da un folto pubblico, il consiglio si è aperto con i punti relativi alla partita rifiuti. La piazzola che non era a norma ed è poi stata bruciata, sarà completamente rifatta entro giugno, nonostante il calo dei costi delle utenze ottenuti grazie alla buona raccolta differenziata dei cittadini. Resta il problema degli abbandoni abusivi per i quali, anche grazie a segnalazioni di Facebook e in futuro con la nuova “app” si eseguono controlli del territorio.
Il punto più atteso era però quello relativo alle opere pubbliche e al bilancio. Per le prime, l’assessore Sandro Resta ha confermato che, di fatto, sono limitate in tre anni alla sistemazione delle strade ammalorate (816mila euro) e all’area feste di San Biagio (100mila) oltre alla torre matildica di Governolo grazie ad un contributo di 306mila euro. «Nulla su turismo, cultura, politiche del lavoro, agricoltura» ha ricordato Mery Borsari. «Qualche toppa sugli asfalti ridotti a groviera dalla Tea» ha aggiunto Christian Landini. Per entrambi voto contrario al quale si è aggiunto quello della Benaglia.
La discussione si è accesa sul voto sul bilancio con la maggioranza che ha accusato la precedente amministrazione di avere ingessato i conti «con un mutuo ventennale per la costruzione della nuova scuola ed un contenzioso tributario da un milione non risolto». È stato l’avvocato Paolo Colombo ad illustrare nel dettaglio la complessa vicenda che ha visto il Comune pignorare al contribuente moroso beni (dei dollari) per oltre 500mila euro cautelandosi accantonando quasi 800mila euro nel bilancio. Manovre contestate da Landini che ha prima distribuito e poi cautelativamente ritirato documentazione sul contenzioso in atto che i consiglieri si erano rifiutati di leggere. «Avete solo spostato il problema – ha detto – ma sarà una tegola sulle future giunte». Per la Benaglia (voto contrario) il bilancio era incompleto e si rischiano procedure d’infrazione mentre Marco Bianchi ha invitato i consiglieri di maggioranza «a non votare il documento che certifica il totale fallimento della maggioranza» restando alla fine inascoltato.
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