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Lasagna ai vertici di Confagri

Eletto nella nuova giunta nazionale e in lizza per la vicepresidenza

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MANTOVA. Matteo Lasagna, presidente provinciale e regionale di Confagricoltura, è stato eletto tra i nove membri della giunta nazionale guidata ora da Massimiliano Giansanti (che ha preso il posto di Guidi). E per il presidente mantovano c’è anche l’ipotesi della nomina a vicepresidente nazionale.

L’interessato preferisce non confermare, mentre commenta di alcuni dei temi che verranno affrontati nell’assemblea provinciale, in programma al Mamu nella mattinata di giovedì 6 aprile a partire dalle 10.30, con il titolo “Coltiviamo conoscenza”.

Va in archivio un 2016 che ha presentato dati altalenanti: «Stiamo vivendo un periodo di profonda trasformazione, iniziato con la crisi partita nel 2009, che impone cambiamenti radicali. Cambiamenti che vanno nella direzione dell’innovazione e della ricerca, tutti elementi presenti fin dall’inizio nel nostro dna. Si leggono timidi segnali di ripresa, per la prima volta dopo cinque anni il dato sulla produzione lorda vendibile è in crescita, e nel 2016 ha raggiunto quota 1.181.600 euro, contro il dato del 2015, che si fermò a quota 1.158.400 euro, con un aumento del 2%. Questa controtendenza positiva ci fa forse ben sperare in vista del futuro».

Lasagna è critico sulla Pac: «La Politica agricola comune 2014-2020 ha impattato negativamente sui premi alle imprese mantovane e nel primo anno di applicazione, il 2015, sono andati in fumo circa 33 milioni di euro, tutte risorse in meno per investimenti e innovazione. La riduzione complessiva rispetto al 2014 dunque è stata del 12%». Meglio il Piano di sviluppo rurale, che ha portato alle imprese mantovane 23 milioni». Dal 5 al 7 maggio in programma il Food&Science Festival: «Vogliamo comunicare al meglio il nostro lavoro e far conoscere ciò che ogni giorno fornisce colazioni, pranzi e cene agli italiani. Interverranno addetti ai lavori e scienziati, in un connubio tra cibo e scienza che a nostro modo di vedere è inscindibile».

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