Ceresara, Csp acquista Perofil. Solo una settimana fa lasciati a casa in 75
Siglato l’accordo preliminare per l'acquisizione di un ramo d'azienda. L'operazione da 10 milioni sarà chiusa entro fine maggio. Assorbirà anche i 78 dipendenti del gruppo bergamasco

CERESARA. A meno di una settimana dall’avvio della procedura di licenziamento per 75 lavoratori dello stabilimento di Ceresara, il calzificio Csp International si prepara a fare acquisti in casa Perofil e ad assorbirne 78 dipendenti.
Sottoscritto venerdì 7 aprile, si tratta per ora di un accordo preliminare per l’acquisto di un ramo d’azienda della bergamasca Perofil spa, leader nel settore dell’intimo maschile. L’operazione dovrebbe essere chiusa entro la fine di maggio e prevede un investimento «stimabile in un range tra i 9 e i 10 milioni di euro - comunica Csp - comprensivi del valore di avviamento attribuito al ramo d’azienda, dei marchi di proprietà, delle immobilizzazioni materiali, del magazzino e delle passività che entreranno a far parte del perimetro conferito».
La copertura finanziaria dell’operazione «sarà interamente garantita - si legge in un comunicato dell’azienda - da finanziamenti a medio e lungo termine già nella disponibilità di Csp» che con questa acquisizione, dopo quella del marchio Cagi nel 2012, punta «a rafforzare il proprio know-how nell’ambito dell’intimo costruito sia maschile che femminile ed accrescere le proprie quote di mercato, con potenziali benefici sugli altri marchi del gruppo».
Quotata alla Borsa Italiana, Csp International, produce calze, collant, intimo, costumi da bagno, maglieria e bodywear, con i marchi Sanpellegrino, Oroblù, Lepel, Le Bourget, Liberti e Well.
Perofil dal canto suo è leader in Italia tanto nell’intimo maschile di fascia alta, attraverso il suo marchio Perofil e il marchio in licenza Bikkembergs, quanto per la lingerie femminile di seta con il marchio di proprietà Luna di Seta.
L’acquisizione del ramo d’azienda dovrebbe avvenire attraverso l’acquisto da parte di Csp International del 100% delle partecipazioni in una società di nuova costituzione (Newco) nella quale «verrà preliminarmente conferito - spiega il comunicato - l’intero ramo d’azienda oggetto di offerta, costituito dall’attività aziendale relativa ai marchi Perofil, Luna di Seta e Bikkembergs in licenza, nonché ad una parte dei contratti e dei beni relativi a tale attività». Nello specifico, viene precisato, «il ramo d’azienda oggetto del preliminare comprende i contratti con la rete di agenti ed i rapporti di lavoro relativi a tutto il personale attualmente alle dipendenze di Perofil, pari a 78 unità».
Fondata a Bergamo nel 1910, Perofil realizza l’80% del suo fatturato in Italia: lo sviluppo delle collezioni è realizzato in Italia e la produzione è prevalentemente esternalizzata presso terzisti italiani e stranieri. Nel 2016 ha realizzato un fatturato netto, afferente al ramo d’azienda oggetto della proposta di acquisto, di circa 14,4 milioni di euro. La previsione di fatturato netto per il 2017 è di circa 14,5 milioni, ma la marginalità delle vendite primavera estate rimarrà in capo a Perofil.
Intanto proprio domani in Comune a Ceresara si riunirà il tavolo per la ricollocazione dei 75 dipendenti, su 340, lasciati a casa da Csp dal 3 aprile.
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