La trappola del parcheggio mobilita i candidati sindaci
Il problema: l’attraversamento selvaggio dei pedoni verso l’ospedale. Novellini, Volpi, Zanotti e Finadri vogliono mettere finalmente mano all’area
di Luca Cremonesi
CASTIGLIONE DELLE STIVIERE. Il parcheggio dell’ex Bersaglio, la zona verde che si trova vicino ai semafori di Castiglione delle Stiviere, adiacente a via Napoleone III, è oggetto di interesse dei tre candidati sindaci, che hanno espresso la volontà di mettere mano a quell’area. Anche l’attuale amministrazione, però, ha un progetto pronto che è stato rimandato a causa di alcuni lavori necessari al palazzo comunale.
A conti fatti, dunque, tutti e quattro i candidati vogliono riqualificare quell’area che è da sempre il biglietto di ingresso di Castiglione per chi arriva dal lago di Garda e da Mantova. In passato si era già cercato di mettervi mano con il piano di una grande rotonda, che vedeva però compromessa l’area verde. Gli abitanti si erano ribellati e con varie manifestazioni di dissenso avevano fatto desistere l’allora amministrazione Paganella. Ora, sulla carta, i quattro progetti prevedono la riqualificazione dei parcheggi (Novellini); una fontana che faccia da rotonda (Zanotti); una rotonda che smisti il traffico e dia una nuova immagine di Castiglione (Volpi); una piccola rotonda e uno sbocco su via Napoleone III (Finadri). Tuttavia, se la risistemazione del parcheggio è necessaria perché in questo momento l’area non è organizzata ed è uno sterrato con parcheggio libero, il vero problema è invece l’attraversamento selvaggio di via Napoleone III da parte delle persone che, parcheggiata la macchina, vanno all’ospedale san Pellegrino.
La prassi ormai consolidata è quella di attraversare a piedi un vecchio canale e poi letteralmente gettarsi sulla strada dove, senza apposita segnaletica (perché in quel tratto non è comunque consentito attraversare), arrivano macchine lanciate sia da Desenzano (l’entrata di Castiglione è dopo una curva) sia da Castiglione (il pezzo in questione è subito dopo il semaforo, dove dopo l’incanalamento si prende subito velocità). Stessa situazione al contrario, e cioè chi esce dall’ospedale si getta in strada per recuperare il sentiero, scendere nel canale e arrivare allo sterrato.
Al momento, per vincere la pigrizia di chi non vuole arrivare ai semafori, dove c’è l’attraversamento segnalato, l’unica soluzione appare quella di una staccionata in legno, o transenne in metallo, che impedisca di attraversare in quel tratto. Nel medio termine, invece, è necessario ripensare l'attraversamento per evitare che le persone si avventurino in un sali-scendi pericoloso raggiungere l'ospedale.
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