In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Suzzara, protesta per i giardini a luci rosse

Persone in atteggiamento intimo scoperte da una passante: "Potevano esserci dei bambini, uno schifo"

1 minuto di lettura

SUZZARA . I giardini di via Cadorna, a Suzzara, sono al centro dell’attenzione per gli strani movimenti che li animano sia di giorno che di notte. Di recente c’è stata una violenta rissa, ma non è tutto qui. E’ di venerdì 21 aprile la notizia di attività che dovrebbero rimanere confinate nelle mura domestiche, specialmente perché il parco è frequentato dai bambini.


«Tornando dalla palestra passando per il parco di fianco all'hotel Garden, ho assistito ad una scena alquanto schifosa. Sono sicuro fossero profughi perché li vedo spesso uscire dall'hotel. In quel momento, come sono passato io potevano passare anche dei bambini essendo un parco pubblico, e vi assicuro che non avrebbe fatto piacere a nessun genitore far assistere al proprio figlio a una scena del genere. Per rispetto delle persone preferisco non fornire dettagli ma solo denunciare un fatto di serio degrado, che ormai qui a Suzzara, dalle voci che circolano, pare sia all'ordine del giorno».
Questo lo sfogo di un utente sulla pagina “Sei di Suzzara se...” che si è imbattuto in una coppia in atteggiamenti intimi.

Il fatto è accaduto giovedì 20 aprile pomeriggio intorno alle 16. Pare anche che le telecamere di videosorveglianza, presenti ai giardini di via Cadorna, abbiano confermato la presenza dei due giovani sulla panchina. Sull'episodio indagano i carabinieri che da giorni, insieme agli agenti di polizia locale, tengono sotto stretta sorveglianza un'area dei giardini vecchi.

Alcune persone hanno infatti notato strani movimenti di auto, con gente che arriva da Mantova. La settimana scorsa un gruppo di africani ha furiosamente litigato e si sono perfino lanciati contro alcune biciclette. All'hotel Garden sono ospitati una trentina di profughi, tra cui donne.
Il sospetto degli investigatori è che alcune di loro possano essere sfruttate ed usate in attività illecite. (m.p.)

I commenti dei lettori