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Giù il manufatto a Pompilio. Ora area verde o sgambatoio

Ieri l’inizio dei lavori per demolire il manufatto abbandonato a Borgo Pompilio, in via Indipendenza, dietro la sede del Club delle Tre Età, una sorta di grande pozzo costruito una trentina di anni fa. Cinque giorni di lavoro per abbatterlo

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MANTOVA. «Non si tratta di un grande “magone”, ma è un primo segnale di rigenerazione urbana». Così Nicola Martinelli, assessore ai lavori pubblici, ha commentato ieri l’inizio dei lavori per demolire il manufatto abbandonato a Borgo Pompilio, in via Indipendenza, dietro la sede del Club delle Tre Età. Una sorta di grande pozzo costruito una trentina di anni fa con una stanza interrata di circa 50 metri quadrati, utilizzata da Tea come locale tecnico, delimitata da una recinzione in muratura alta circa un metro. La struttura è divenuta poi di proprietà del Comune e da 25 anni è stata dismessa. Il bunker lascerà spazio ad un’area verde.

Via alla demolizione del grande pozzo a Borgo Pompilio


«Potrebbe nascere uno sgambatoio per cani o divenire un piccolo giardino con panchine. Decideremo ascoltando gli abitanti» anticipa Martinelli. I lavori proseguiranno per 4-5 giorni per un costo di 11.500 euro. «È la prima operazione di demolizione che fa parte di un intervento più ampio che inizierà con la mappatura e l’analisi di tutti gli scheletri in muratura sparsi per la città. Occorrerà poi aprire le negoziazioni con i vari proprietari – dice Lorenza Baroncelli, assessore alla rigenerazione urbana – Il nostro obiettivo? Rendere i quartieri vivibili restituendo spazi verdi gradevoli e sicuri. Andremo dunque ad aggredire le situazioni problematiche. Abbiamo ora in progetto di dare il via alle trattative per eliminare i garage mai affittati ai Due Pini». Soddisfatto anche il presidente del Club Luciano Tonelli: «Sono 20 anni che chiediamo di abbattere la struttura. Era diventata anche pericolosa, perché i bambini spesso venivano attratti da quello strano pozzo».
Barbara Rodella

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