I nuovi angeli custodi: in arrivo 564 studenti salvavita
Primo evento formativo di massa per ragazzi tra i 16 e i 18 anni. In caso di arresto cardiaco potranno praticare il massaggio e utilizzare il defibrillatore. Via al corso e poi la prova pratica sul lungolago
Roberto Bo
MANTOVA. Li potrete incontrare in ogni angolo della provincia: in strada, in piazza, al bar, in discoteca o a scuola. Angeli custodi con licenza di salvare vite umane. Tutti giovani, anzi giovanissimi. E in caso di urgenza saranno pronti a intervenire in vostro soccorso.
Da sabato 27 maggio la provincia di Mantova avrà 564 nuove persone abilitate alle manovre salvavita: il massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore. Un esercito di non professionisti che si unirà agli altri circa 5mila adulti che negli ultimi quattro anni hanno ottenuto il patentino in aziende, associazioni sportive, centri commerciali e istituti scolastici. Ma l’assoluta novità è che questa volta sono tutti studenti tra i 16 e i 18 anni, ai quali si sono uniti anche alcuni professori. L’iniziativa si chiama “Mantova nel Cuore” ed è il primo evento formativo di massa rivolto alle scuole organizzato da Areu Lombardia, 118 di Mantova, Asst e Ats Val Padana.
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Gli istituti coinvolti sono 26 e un centinaio gli istruttori delle associazioni di soccorso mantovane e lombarde che certificheranno gli studenti utilizzando manichini e defibrillatori. La prova finale, quella pratica, è fissata per il 27 maggio dalle 9.30 alle 13 ai giardini Marani sul Lungolago Gonzaga. L’addestramento pratico sarà preceduto dalle lezioni teoriche che si terranno dal 22 al 26 maggio negli auditorium di sei istituti in cui saranno raggruppati gli studenti in base alla zona geografica. A dare il loro contributo anche una sessantina di volontari delle varie associazioni presenti sul territorio. «Si tratta di un evento formativo importante per la nostra provincia – sottolineano dalla centrale 118 di Mantova – completamente gratuito e con l’obiettivo di diffondere le nozioni salvavita per prevenire e salvare anche una sola vita umana qualora ce ne fosse necessità. Le manovre salvavita, per eccellenza il massaggio cardiaco e la defibrillazione precoce, devono diventare un bagaglio culturale tra i giovani, aumentando così il tasso di sopravvivenza delle persone colpite da arresto cardiaco e riducendo il tasso di invalidità e mortalità».
L’idea di inserire gli studenti nel progetto “Mantova nel Cuore” è venuta a gennaio a tre operatori del 118: gli infermieri Davide Vaglia e Mattia Taccon e l’autista-soccorritore Andrea Spagnoli. Erano al bar e stavano parlando di defibrillatori. Poi la domanda: come fare ad ampliare la platea di coloro che possono intervenire in caso di un arresto cardiaco? La riposta è stata automatica: pescare nel mondo nella scuola. I tre ne hanno subito parlato con il responsabile del 118 di Mantova, il dottor Massimo Cita, e con il loro coordinatore infermieristico Giancarlo Pettenati. Sono quindi seguiti tutti i contatti con Areu, Asst e Ats fino ad ottenere il via libera. In quattro mesi di duro lavoro – svolto al di fuori dell’orario di servizio – sono riusciti a mettere in piedi il progetto, unico nel suo genere finora nel panorama mantovano.
Altre 564 persone in grado di intervenire in caso di arresto cardiaco improvviso con massaggio cardiaco e defibrillatore rappresentano un potenziale enorme. Il tasso di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco improvviso è del 2-3% in assenza di intervento tempestivo, percentuale che sale al 30-35% in presenza di una capillare rete di defibrillatori sul territorio (oggi sono circa 300, ndr), fino al arrivare al 50-60% nell’ipotesi in cui tutta la popolazione sia in grado di praticare massaggio cardiaco e sappia utilizzare il defibrillatore. Con intervento del 118 nei tempi standard la sopravvivenza è di circa il 10-12%.
L’evento “Mantova nel Cuore” è stato reso possibile grazie al patrocinio di Comune, Provincia e Parco del Mincio, alla collaborazione di Anpas, Croce Rossa, centro di formazione San Pellegrino, Fvs, Faps, Salvamento Academy, Accademia nel Cuore, Alpini sezione di Mantova, personale di vigilanza del Parco del Mincio e Polizia Locale, al contributo di Rotary Club Mantova Catelli e Lions Club Mantova Host e alla partecipazione di Fonte Tavina spa, DF2000.it, ristorante al Mangiadischi, Lo Spurghino di San Benedetto Po e Tea Spa.
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