Mezzo milione di evasione della vecchia Ici
Il Comune scova 131 casi di mancati versamenti risalenti al 2011. Verso un regolamento per rateizzare
di Sandro Mortari
MANTOVA. Non si ferma l’attività anti-evasione del Comune di Mantova. Dopo aver fatto cadere nella rete 175 contribuenti che negli anni scorsi non avevano pagato Imu e Tasi secondo le cifre previste, ecco venire allo scoperto gli evasori dell’Ici, l’imposta comunale sugli immobili sparita nel 2012 e sostituita dall’Imu. Gli accertamenti svolti dall’ufficio tributi di Via Roma hanno riguardato l’ultimo anno di vita dell’imposta, il 2011, quando gravava ancora sulla prima casa.
Al 30 aprile scorso sono stati «avvisati» 131 contribuenti che risultano non aver pagato l’imposta per un ammontare di 572.526,80 euro. Si tratta di coloro che avevano omesso di versare l’Ici oppure avevano calcolato l’imposta in modo errato e pagato un importo inferiore al dovuto, oppure hanno versato in ritardo e senza le sanzioni. Ricordiamo che i 175 evasori di Imu e Tasi avevano, complessivamente, un arretrato di quasi 474mila euro: gli emuli sul fronte Ici, come detto, li hanno superati.
«Il 2011 - spiega il vicesindaco nonchè assessore al bilancio Giovanni Buvoli - era l’ultimo anno di vita dell’imposta e anche l’ultimo da recuperare, pena la perdita dell’intera somma se non si agiva entro i successivi cinque anni». Gli avvisi sono stati notificati regolarmente entro la fine dell’anno scorso. Gli evasori o elusori dell’imposta sono per lo più aziende in difficoltà a causa della crisi economica generale, ma nell’elenco ci sono anche molti singoli cittadini. Il Comune pretenderà le somme non versate, ma non farà il cerbero: «Stiamo preparando un regolamento delle entrate - dice Buvoli - che ci consentirà di concordare con i contribuenti la strada migliore per pagare l’imposta arretrata. Proporremo la rateizzazione per le somme già accertate e il ravvedimento operoso quando l’infrazione non sia ancora stata accertata».
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