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Il mercato della casa è in ripresa, ma l’edilizia non decolla

L’Ance sorride per le compravendite: sono aumentate del 19% in un anno. Bottoli: «L’occupazione si è stabilizzata, ma sono in calo i permessi di costruire»

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MANTOVA. Non è ancora finito il lungo momento di stanca per il settore edile, ma secondo l’associazione costruttori, l’Ance , qualche segnale positivo, anche in chiave locale, c’è. Ad esempio, per quanto riguarda il Mantovano (se confrontato con la maggior parte delle province lombarde), una stabilizzazione del livello occupazionale dopo anni di drammatico calo e una ripresa della compravendita residenziale che, seppur accompagnata da un costante calo dei permessi di costruzione, «rappresenta comunque una segnale di interesse verso il settore».

A parlare è il presidente dell’Ance provinciale, Francesco Bottoli, che snocciola e analizza i dati contenuti nella relazione annuale dell’associazione nazionale sullo stato di salute delle imprese di costruzione. Alla domanda secca su quale sia la diagnosi è difficile rispondere. Il quadro generale non è entusiasmante, anche se la relazione dell’Ance nazionale non è all’insegna del pessimismo. «Il 2017 potrebbe rappresentare l’anno della ripresa per il settore delle costruzioni - si legge nella relazione - La previsione dell’Ance è di un aumento dello 0.8% in termini reali degli investimenti in costruzioni».

Lo stesso Bottoli dice che «occorre guardare i segnali incoraggianti» riferendosi, almeno sul piano locale e lombardo, all’occupazione. Il dato aggiornato a fine 2016 parla di 260.000 occupati in Lombardia e 8.800 nel Mantovano. Tanti? Pochi. «Rispetto all’anno precedente segniamo uno -0,3% - dice Bottoli - contro il -4,4% a livello nazionale. Nelle province lombarde solo Milano (+20,1%) e Bergamo (+4,5) hanno fatto meglio di Mantova. Basta guardare alla vicina Cremona per trovare un -14% e un -14,2% a Lodi. Ma c’è anche il -4% di Pavia. Brescia ha invece un dato simile al nostro, -0.6%» Se si pensa che negli ultimi anni la variazione di occupati nel settore ha visto nel Mantovano percentuali come -6,7(2015), -9,7 (2014) o addirittura -27,3 (2012, anno del sisma), quello 0,3 assume una significato più preciso. «Ma va anche tenuto conto che se distinguiamo i lavoratori dipendenti da quelli autonomi ci accorgiamo che i primi sono diminuiti dell’11,8% mentre i secondi sono aumentati del 14,7% - osserva Bottoli - c’è una frantumazione del mercato, un lavoro più saltuario».

Per quanto riguarda i permessi di costruzione (settore residenziale) i dati mantovani sono un po’ datati: nel 2014 si è registrato il -25% (295 permessi) rispetto al 2013. A livello regionale, in ogni caso, si registra un crollo del -84% dal 2005 al 2014. «In compenso è aumentata la compravendita - dice Bottoli - dalle 2.738 unità immobiliari del 2015 alle 3.259 del 2016 (+19%, ndr). Sono immobili usati, ma quantomeno l’incremento è un segnale di rinnovato interesse per l’acquisto» .

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