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Il caso insegnanti di sostegno: «Aiuteremo gli studenti disabili»

L’assessore comunale Pavesi: mancano le direttive regionali ma interverremo

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MANTOVA. «Agli studenti disabili delle scuole superiori residenti a Mantova garantiremo tutta l’assistenza di cui avranno bisogno fin dal primo giorno del nuovo anno scolastico». Ad affermarlo è l’assessore alle politiche educative del Comune Marianna Pavesi. Mercoledì 28 giugno, nella sede dell’assessorato, doveva tenersi un vertice tra Comune, Piani di zona e Provincia sul delicato argomento, dopo che Palazzo di Bagno aveva comunicato di non aver più risorse per garantire il servizio come ha fatto finora.

«Ci siamo visti - conferma la Pavesi - ma della Provincia non c’era nessuno in quanto il personale di riferimento era stato convocato in Regione a Milano sullo stesso argomento. Anche oggi (ieri, ndr.) abbiamo ribadito che faremo il possibile per garantire il servizio di assistenza, compreso quello ad personam; con quali modalità, però, è ancora tutto da verificare, ma invito le famiglie a stare tranquille».

[[(gele.Finegil.StandardArticle2014v1) Aiuto agli studenti disabili, rebus per tempi e risorse]]

Per il Comune, però, il problema è l’assenza ancora di direttive da parte della Regione: «Esiste una bozza di linee guida - dice l’assessore - ma non sono ancora esaustive. Inoltre, non sappiamo ancora quanti studenti dovremo assistere. Stiamo facendo un monitoraggio, ma ci aspettiamo che sia la Provincia a fornirci il dato. Intanto, per accelerare i tempi invitiamo le famiglie dei ragazzi disabili che frequentano e frequenteranno dall’anno prossimo gli istituti superiori, residenti a Mantova, a contattarci».

E che la materia sia ancora in uno stato fluido lo dimostra anche un altro fatto: «I disabili sensoriali, come i ciechi e i sordo-muti - afferma l’assessore - dovrebbero essere a carico dell’Ats, ma ancora non ne abbiamo la certezza, per cui tutto resta ancora nel vago». Negli ultimi due anni la Provincia per l’assistenza agli studenti disabili ha speso un milione di euro; ora, con i tagli al bilancio che l’ente di Palazzo di Bagno ha subìto questa partita passa ai singoli Comuni. «Noi ci siamo - assicura la Pavesi - Aspettiamo solo che il quadro di riferimento sia più chiaro».
 

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