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Pescherie, via ai lavori. «In due anni tutto finito»

Presto partiranno le demolizioni interne al loggiato e gli scavi al piano interrato Il presidente della Fondazione: una caffetteria e collegamento con il sottorio

di Sandro Mortari
1 minuto di lettura

MANTOVA. «Entro settembre termineremo i lavori all’interno; poi, con l’inizio del nuovo anno confidiamo di avviare quelli di ristrutturazione veri e propri, per poi concluderli nel giro di due anni». Paolo Corbellani, presidente della Fondazione Pescherie di Giulio Romano (che ha avuto dal Comune la concessione trentennale dell’immobile), fa il punto del cantiere, appena avviato, per il recupero del monumento giuliesco e della sottostante spiaggetta sul Rio.

Nei giorni scorsi è stato tolto il telone artistico che ricopriva l’edificio che dà sul corso d’acqua per consentire i primi rilievi con il laser scanner: «In questo modo - spiega Corbellani - disporremo di dati sulle precise dimensioni dell’edificio da ristrutturare. Questa fase è già conclusa, per cui la prossima settimana cominceremo i saggi chiesti dalla sovrintendenza per verificare eventuali tracce di apparti decorativi e affreschi. Questo intervento ci consentirà, successivamente, di procedere alle demolizioni interne». Si interverrà sui controsoffitti in incannucciato e sulle tramezze con cui è stato ricavato un appartamento, qualche decennio fa, sopra la loggia. «Nella palazzina a fianco - continua Corbellani - verrà ricavato lo spazio in verticale per la scala, l’ascensore e i servizi. Demolizioni e scavi del piano interrato ci consentiranno di prendere visione della struttura, per poi avere l’autorizzazione dalla sovrintendenza a partire con la ristrutturazione all’inizio dell’anno prossimo».

Le Pescherie di levante verranno recuperate e restituite alla città assieme al sottorio per ripristinare quei vincoli tra l’acqua e la città che si stanno via via perdendo. L’investimento della Fondazione ammonta a 750mila euro. Ricaveremo una sala unica sopra il loggiato - spiega il presidente - per attività culturali di eccellenza, in cui ospitare concerti, dibattiti e mostre temporanee. Abbiamo anche in programma l’apertura dell’accesso al Rio, chiuso da tempo immemorabile, a parte la parentesi dell’anno scorso grazie al Comune che ha collocato una scala e recuperato il collonnato delle beccherie. Dove oggi c’è la spiaggetta in ghiaia verrà fatta una terrazza-pontile; prevediamo anche una caffetteria al piano terra, con la possibilità di allestire dei tavolini nella loggia e il collegamento attraverso scale e ascensore alla spiaggetta. Abbiamo anche intenzione di anticipare al 2018 la tranche del progetto che consentirà l’accesso al Rio». L’intenzione della Fondazione, promossa dall’Associazione Amici di Palazzo Te, è di incentivare l’imprenditoria giovanile, soprattutto femminile, dando in gestione caffetteria e sala.
 

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