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Morte alla casa di riposo di Revere: ex vertici nei guai

Nel 2015 un anziano precipitò dalla finestra. Al processo l’indagine Ats accusa i vecchi gestori

di Giancarlo Oliani
1 minuto di lettura

REVERE. Prima udienza il 4 luglio del processo che vede sul banco degli imputati i vertici della società Sereni Orizzonti, che fine all’ottobre dello scorso anno ha gestito la casa di riposo di Revere. Si tratta di Valentino Bortolucci, legale rappresentante della società e Franca Altamura, direttore generale delegato della residenza sanitaria.

A questi si aggiunge l’allora direttore sanitario Giovanni Bodo Corona. Sono tutti accusati di omicidio colposo per la morte dell’85enne Ernesto Tellini, precipitato dalla finestra della sua stanza, da un’altezza di quasi quattro metri e poi deceduto. Nel corso dell’udienza  sono stati sentiti numerosi testimoni.

Tra questi i funzionari dell’Ats, all’epoca Asl, che hanno effettuato accertamenti sia sulla struttura che sull’assistenza fornita agli ospiti: quest’ultima è risultata particolarmente carente. Gli organi di controllo hanno evidenziato gravi irregolarità sia nella custodia dell’ospite che nella somministrazione dei farmaci che gli erano stati prescritti. Prima di cadere nel vuoto Tellini era riuscito a fuggire dalla casa di riposo due volte e per due volte si era ferito.

Durante il ricovero all’ospedale di Pieve di Coriano i medici avevano prescritto alcuni farmaci salvavita che, stando alla testimonianza della funzionaria dell’Ats, non sono ma stati dati all’anziano. Carenze sono state rilevate anche nella documentazione medica riguardante l’86enne. Tellini aveva una stanza tutta per sé e quel giorno - era il 28 febbraio 2015 - aveva scavalcato la finestra forse per tentare l’ennesima fuga servendosi del canale di gronda. Ma è caduto battendo la testa. A ritrovarlo sui gradini d’ingresso un infermiere. Ma era troppo tardi.
 

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