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Cambiamenti climatici, le città sono sempre più roventi

Ad affermarlo è un team di economisti guidati dell’Università del Sussex (Inghilterra) in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista. L’innalzamento delle temperature può essere dannoso anche per l’economia urbana in diversi modi

di Manuela D'Amen*
2 minuti di lettura

MANTOVA. Avete presente come è piacevole togliere le scarpe e camminare a piedi nudi sull’erba? La sensazione di freschezza aiuta a trovare sollievo dall’afa. Tutte le superfici naturali, come prati, boschi e specchi d’acqua, hanno un effetto mitigante sulla calura. Tutto il contrario di quello che avviene in città, dove ci troviamo intrappolati in una vera e propria. In città l’innalzamento della temperatura dovuto ai cambiamenti climatici potrebbe essere più acuto di quanto previsto a livello globale proprio a causa dell’effetto “isola di calore”. Questo afferma un team di economisti guidati dell’Università del Sussex (Inghilterra) in uno studio recentemente pubblicato sulla rivista.

L’innalzamento delle temperature può essere dannoso anche per l’economia urbana in diversi modi. C’è un aumento della richiesta energetica per far funzionare gli impianti di aria condizionata ad uso domestico e negli uffici e per gli impianti di raffreddamento industriale. L’aria è più inquinata e così l’acqua. Inoltre è stato dimostrato che il disagio provocato dal grande calore causa una riduzione della produttività. Si può fare qualcosa? Lo studio mostra che alcune politiche locali potrebbero limitare l’innalzamento della temperatura, facendo anche risparmiare un bel po’ di soldi al bilancio comunale ed ai cittadini.

Queste iniziative puntano sulla riqualificazione urbanistica usando materiali eco-compatibili ed elementi naturali. In città l’asfalto costituisce la pavimentazione prevalente, ma non provate a camminarci a piedi nudi d’estate – e fate attenzione anche a portare a passeggio i cani in certi orari per non provocargli dolorose ustioni ai polpastrelli! L’asfalto è un materiale che al sole può arrivare a temperature anche molto alte, accumula il calore e lo rilascia poi di notte. Inoltre, gli alberi sono pochi, gli edifici intrappolano il calore nelle strade ed i motori di automobili ed i condizionatori contribuiscono ad aggravare la situazione emettendo aria a temperatura ancora più alta. Allora si potrebbe intervenire, ad esempio, utilizzando per la pavimentazione stradale materiali eco-compatibili che riflettono la radiazione solare in modo da assorbire meno calore: meno afa nelle città d'estate durante il giorno e, soprattutto, di notte - un miraggio! Inoltre sarebbe utile incentivare la pratica dei giardini sui tetti, aumentare le aree verdi urbane e gli specchi d’acqua. Il tutto avrebbe di sicuro anche un ritorno estetico notevole ed inciderebbe sul nostro umore.

Gli economisti assicurano che l’investimento sarebbe di gran lunga compensato dal risparmio che si otterrebbe sul lungo termine. Anche solo cambiando il 20% dei tetti e metà della pavimentazione stradale si potrebbe risparmiare fino a 10 volte il costo di installazione e mantenimento ed il beneficio più immediato sarebbe una riduzione della temperatura di quasi 1°C. Finora nella lotta al cambiamento climatico è stato sottostimato l’impatto cruciale delle iniziative locali, specialmente delle città.  Infatti, anche se le esse rappresentano solo l’1% della superficie del pianeta, producono circa l’80% della Prodotto Mondiale Lordo (Gross World Product), consumano circa  il 78% dell’energia mondiale ed accolgono oltre metà della popolazione mondiale. Una modificazione locale delle politiche legate al clima avrebbe quindi importantissime ripercussioni anche a livello globale.

*Laureata in Biologia nel 2000, ha conseguito il dottorato di ricerca in Ecologia e Conservazione della Biodiversità pochi anni dopo a Roma, sua città natale. Negli ultimi 5 anni ha svolto attività di ricerca prevalentemente in ecologia, in Italia e all’estero. Ora si è convertita alla comunicazione della scienza con particolare riferimento a temi ambientali.

Questo blog nasce per la sua passione di condividere e promuovere la cultura scientifica, con uno stile divulgativo semplice, accattivante ma rigoroso.

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