MANTOVA. Si è presentata al pronto soccorso del Carlo Poma il giorno dopo il pestaggio, dicendo di essere stata picchiata dal compagno. Lei, venticinque anni, origini nigeriane, gravidanza ormai al termine, alla 39esima settimana, oltre ad aver ricevuto numerosi colpi alla testa temeva per la sorte del nascituro. Subito sottoposta a consulenza specialistica in Ginecologia, che per fortuna ha escluso conseguenze sul feto, è stata dimessa con una prognosi di venticinque giorni per trauma cranico.
Il fatto risale a domenica intorno alle dieci di sera. La donna, che vive insieme al compagno in una struttura di accoglienza per stranieri, ha raccontato di essere stata presa per i capelli e sbattuta più volte contro il muro di casa. La lite tra i due, stando alle prime indagini, è scoppiata per motivi al momento non chiariti. La donna, dolorante, ha atteso il giorno dopo per raggiungere il pronto soccorso del Poma e farsi visitare.
Forse voleva attendere l’assenza del compagno prima di recarsi in ospedale. Al suo arrivo i sanitari hanno provveduto a medicarla per le lesioni alla testa e subito dopo l’hanno inviata in consulenza in Ginecologia per verificare lo stato della gravidanza. Sull’episodio indagano i carabinieri.
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