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Oltre 1.500 no ai profughi. In consiglio c’è il pienone

Castel Goffredo. Ieri sera la discussione della mozione sul caso di Poiano. Accuse al sindaco: «Non si oppone al prefetto». Ma Posenato si difende

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CASTEL GOFFREDO. Sono 1.567 le firme che il consigliere di minoranza Roberto Lamagni è riuscito a raccogliere per dire no alla presenza di profughi a Poiano, nelle tende installate nel giardino di una villa privata. Le ultime le ha racimolate ieri sera, prima che iniziasse il consiglio comunale in cui era in discussione una mozione ad hoc presentata sempre da Lamagni. E la sala consiliare era piena. I toni accesi non sono mancati. La mozione, che chiede «che non vengano concesse proroghe alle autorizzazioni già date; che a nessuno (pubblico o privato) vengano rilasciate ulteriori autorizzazioni oltre a quelle già in essere; che non vengano concesse proroghe alla permanenza delle suddette tende e che le stesse siano smantellate e rimosse il primo possibile», era prevista al punto tredici.

Arrivati al punto sei, però, le minoranze hanno chiesto che gli altri venissero votati senza discussione. E così, non senza proteste, si è arrivati in breve alla mozione profughi. Quando è stato il suo turno, il sindaco Alfredo Posenato ha letto una lettera ricevuta dal prefetto, nella quale si diceva che quella di Poiano «è una soluzione temporanea» e «che il Comune era stato avvisato». Posenato ha poi ribadito che i sindaci non possono opporsi a queste decisioni. E Lamagni lo ha incalzato: «Ha detto che è a totale disposizione del prefetto». Così la discussione si è accesa.

La questione è nata all’inizio di luglio, quando si è sparsa la notizia che la Croce Rossa aveva installato due tendoni in una villa privata nella disponibilità dell’imprenditore Giampietro Crescini (proprietario del ristorante L’Ambasciata di Quistello). Scopo: ospitare profughi, fino a un massimo di 24. Le tende sono gestite dalla coop Olinda di Medole, uno dei big del settore a Mantova. Subito è partita la protesta, cavalcata dal consigliere comunale della minoranza “Rinascita Castellana” Roberto Lamagni (che abita lì vicino), che ha prima organizzato una serata molto partecipata e poi ha avviato una raccolta firme. Ieri la seduta di sfida a Posenato. (vb)


 

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