Tragedia in scooter: muore a 56 anni
Scontro frontale all’incrocio tra Cisa e via Fratelli Cervi. Un’auto ha invaso la corsia per svoltare a sinistra

BORGO VIRGILIO. Tragedia nel pomeriggio di giovedì 27 luglio sulla strada provinciale Cisa nel cuore dell’abitato di Cerese. Antonio Venturelli, 56enne di Porto Mantovano, è morto in seguito all’impatto del suo scooter con una vettura condotta da un cinquantenne di Borgo Virgilio, Marco Gavioli.
Lo scontro è stato molto violento, tanto che il motociclista è morto sul colpo. La dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. L’incidente è avvenuto pochi minuti prima delle 18. Dalle prime informazioni pare che l’automobilista, proveniente da Mantova, si sia fermato in coda al semaforo dell’incrocio con via Fratelli Cervi con la sua Citroen Saxo. Una volta scattato il verde, avrebbe superato due vetture per poi provare a svoltare a sinistra in un parcheggio. Dalla direzione opposta, però, stava sopraggiungendo il motociclista di Porto, che si sarebbe trovato improvvisamente la corsia di marcia occupata dalla vettura. La moto ha colpito l’auto quasi frontalmente, distruggendo il parabrezza e terminando la sua corsa a pochi metri di distanza in mezzo alla strada.
Sul posto è intervenuta in pochi minuti l’ambulanza, ma per Venturelli non c’era più nulla da fare. Lo scontro non gli aveva lasciato scampo. Illeso, invece, l’automobilista, che, scosso, ha seguito le fasi successive all’incidente a pochi metri di distanza. È stato poi sottoposto all’alcoltest: il risultato è negativo.
Ad occuparsi dei rilievi i carabinieri di Mantova e Borgo Virgilio e la polizia locale. Il sindaco Alessandro Beduschi è subito accorso. In tanti si sono fermati per guardare; tra i primi, subito dopo lo schianto, molti dei colleghi della Zanotti, impresa dove Venturelli lavorava. Per loro lo shock è stato terribile: lo sguardo perso nel vuoto e una sensazione di incredulità per aver perso per sempre il collega e amico. Un destino assurdo, con un epilogo tragico arrivato al termine di una giornata come mille altre.
Una strada affrontata quasi quotidianamente che all’improvviso si trasforma in una trappola. Un destino che lascia senza marito e padre una moglie e un ragazzo di 22 anni.
Come conseguenza immediata dell’incidente, si sono create code lungo la Cisa, arteria come al solito molto trafficata. A peggiorare la situazione l’orario, con molti automobilisti alle prese con il rientro dal lavoro. Con il passare dei minuti, però, la situazione si è normalizzata grazie all’opera delle forze dell’ordine.
Scontato tornare sul tema della pericolosità e del traffico sulla strada provinciale Cisa, che attraversa l’abitato di Cerese, argomento da anni sotto la luce dei riflettori. Tema destinato a tornare d’attualità nei prossimi giorni alla luce della nuova tragedia.
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