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No all’indagine sui laghi: la Regione boccia i fondi

Gestione idrica e siccità, serve uno studio sull’ecosistema delle Valli del Mincio. Fiasconaro (M5S): «Il no è stato una ripicca, rifarò la proposta a settembre»

Rita Lafelli
1 minuto di lettura

MANTOVA. Pessime notizie per le Valli del Mincio, sempre più assetate e ora vittime di una querelle politica. La zona umida più importante d'Europa non potrebbe stare peggio: soffocata da una cronica carenza d’acqua, che la siccità sta aggravando, martedì si è vista negare dal Pirellone i fondi per completare lo studio sul deflusso minimo vitale del fiume. Nell’ultima seduta del consiglio regionale la maggioranza ha bocciato l’emendamento salva-Mincio del consigliere cinquestelle Andrea Fiasconaro. Nel documento rigettato dalla giunta Maroni è contenuta la richiesta di inserire nel bilancio 2017-2019 un finanziamento per un programma di sperimentazione triennale sulla velocità di scorrimento del fiume. Il progetto, da tempo invocato dalle associazioni ambientaliste, sostituirebbe uno studio precedente, arenatosi quattro anni fa per mancanza di fondi, e permetterebbe di verificare scientificamente se nelle Valli del Mincio e nei laghi di Mantova circoli acqua sufficiente a garantire la sopravvivenza dell’ecosistema fluviale.

La prima sperimentazione sul deflusso minimo vitale venne approvata nel 2011 dalla giunta regionale, su istanza del Parco del Mincio. Ma nel 2013, a un anno dalla conclusione, l’interruzione per mancanza di fondi. «La nostra richiesta di rifinanziamento è coerente con le misure del piano di gestione del distretto idrografico – sottolinea Fiasconaro – e coincide con le azioni del Contratto di Fiume. Inoltre lo studio sul deflusso minimo vitale è invocato a gran voce da associazioni ed enti che si occupano del Mincio».

Perché il consiglio regionale ha bocciato l’emendamento? «È una questione politica – risponde – il giorno prima, noi Cinquestelle avevamo protestato in consiglio per il comportamento tenuto in consiglio dalla giunta: dopo la mancata approvazione di un finanziamento da 500mila euro destinato al torneo di golf di Monza, ha ripresentato la proposta incassando anche il voto dei consiglieri di maggioranza che in prima battuta si erano opposti. Contestavamo sia lo stanziamento che la scelta di votare più volte, fino ad ottenere il via libera».

La querelle politica è costata cara al Mincio. «Quando ho presentato il nostro emendamento, l’assessore al bilancio non l’ha nemmeno guardato, dicendo che non avrebbe accettato alcuna richiesta da noi, a prescindere dal contenuto – prosegue Fiasconaro – ripresenterò la proposta a settembre». Il consigliere conta sul sostegno dell’assessore all’ambiente Claudia Maria Terzi, non presente alla votazione. «So che condivide la nostra iniziativa – spiega – riqualificare i bacini fluviali è fondamentale e se non si interviene, i processi di eutrofizzazione delle zone umide si aggraveranno». Alla voce di Fiasconaro, si somma il grido d’aiuto lanciato dagli ambientalisti di Rivalta, impegnati da tempo a denunciare l’agonia delle Valli del Mincio, minacciate dall'inquinamento e da una cronica carenza d’acqua.
 

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