I carabinieri bloccano cinque ragazzini in piscina di notte
Fa caldo, ma non per questo è lecito introdursi, di notte, in una piscina pubblica per fare il bagno. Pare, invece, che questa sia la consuetudine di un gruppo di giovani, solito ad intrufolarsi all’Acquapark di San Giorgio. L’altra sera, però, è andata male: ad attenderli hanno trovato i carabinieri, avvertiti dal gestore, che hanno fermato cinque minorenni

SAN GIORGIO. Fa caldo, ma non per questo è lecito introdursi, di notte, in una piscina pubblica per fare il bagno. Pare, invece, che questa sia la consuetudine di un gruppo di giovani, solito ad intrufolarsi all’Acquapark di San Giorgio. L’altra sera, però, è andata male: ad attenderli hanno trovato i carabinieri, avvertiti dal gestore, che hanno fermato cinque minorenni. Per loro una bella lavata di capo da parte di militari e genitori e anche il rischio di una denuncia. «Ormai da tempo - dice Renato Cisana, gestore dell’Acquapark - c’è l’inveterata abitudine di introdursi di notte in piscina. Ce ne accorgiamo la mattina dalle bottiglie vuote abbandonate e dal disordine. Il problema non sono i ragazzini che fanno il bagno, ma il rischio che corrono di farsi male. Per questo abbiamo intensificato i controlli». Venerdì sera, poco prima della mezzanotte, una ventina di giovani ha cominciato a scavalcare la recinzione per raggiungere la vasca: «Appena li ho visti - racconta Cisana - ho avvertito i carabinieri. Quando siamo entrati c’è stato un fuggi-fuggi generale. Siamo riusciti a bloccarne cinque, tutti minorenni. Mi riservo di sporgere denuncia contro di loro per interrompere questa abitudine pericolosa».
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