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Ancora vasche chiuse alla piscina Dugoni. Il direttore: «È solo precauzione»

Altra chiusura delle vasche all’aperto domenica 6 agosto alla piscina Dugoni di Mantova. Dopo lo stop di sabato, dunque, la storia si è ripetuta a distanza di appena 24 ore

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MANTOVA. Altra chiusura delle vasche all’aperto, dpmenica 6 agosto,  alla piscina Dugoni di Mantova. Dopo lo stop di sabato, dunque, la storia si è ripetuta a distanza di appena 24 ore. Ieri mattina è toccato alla vasca dei bambini, quella con il ‘funghetto’ in mezzo da dove sgorga il ricambio d’acqua, chiudere per qualche ora. Al pomeriggio, stop anche per un’altra vasca.

«Nell’acqua della vasca per i bambini - spiega il direttore dell’impianto Mattia Torquati - abbiamo trovato un escremento di bimbo che probabilmente era stato male. Abbiamo subito chiuso per procedere alla sanificazione». Subito è stata immessa la quantità necessaria di cloro e tutto si è risolto in breve tempo, tanto che nel pomeriggio la vasca ha continuato ad ospitare i piccoli bagnanti. È stata anche l’unica vasca che, teoricamente, avrebbe potuto restare aperta se nel pomeriggio, verso le 16, la direzione non avesse deciso di chiudere quella olimpionica e l’altra con lo scivolo, e quindi tutto l’impianto en plein air, «per motivi precauzionali» ha detto il direttore. Poco prima che si scatenasse il breve acquazzone era stato notato qualcosa di strano nelle piscine principali che ha indotto la direzione ad adottare il drastico provvedimento di chiusura delle vasche principali. E i bagnanti, preoccupati, a telefonare in Gazzetta per chiedere che cosa stesse succedendo all’impianto natatorio costretto a chiudere per due volte nel giro di 24 ore, per di più in piena estate.

«È stato solo un fatto precauzionale - spiega il direttore - Noi teniamo costantemente monitorati i valori dell’acqua. Quando in piscina c’è tanta gente e la temperatura è molto alta i valori cambiano rapidamente, per cui, per prevenire eventuali problemi igienici, preferiamo chiudere le vasche».

La gente, dopo essere stata fatta uscire dai due bacini principali, è stata dirottata nella parte al coperto della Dugoni, dove ha continuato a trascorrere il pomeriggio in tranquillità, mentre fuori l’improvviso e breve acquazzone portava un po’ di sollievo alla città boccheggiante.
 

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