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Ente camerale, no di Pavia. «Pronti a ricorrere al Tar»

Il decreto conferma la sede a Mantova e l’incarico di commissario a Zanini. Entro quattro mesi il via all’iter per la composizione a 33 del nuovo consiglio

di Sandro Mortari
2 minuti di lettura
Il neo commissario Zanini con il presidente Zanetti 

MANTOVA. Ora è ufficiale. La nuova Camera di Commercio a tre avrà sede a Mantova e Marco Zanini sarà il commissario incaricato di accompagnare la nascita dei nuovi organismi dirigenti. Il decreto del ministro Calenda ieri è stato inviato alla Corte dei Conti per la cosiddetta «bollinatura» e trasmesso a Unioncamere ( perché entri in vigore bisognerà però attendere la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).

Nessuna sorpresa nel testo. L’autonomia richiesta da Pavia è stata respinta perché non sono state riscontrate quelle specificità territoriali che, ad esempio, hanno indotto il ministro a lasciare da sola la Camera di Commercio di Sondrio. Da Pavia, però, arrivano propositi bellicosi: «Ricorreremo al Tar perché l’accorpamento non ha seguito i criteri di legge» ha dichiarato al quotidiano La Provincia pavese il presidente dell’ente camerale pavese, Franco Bosi, subito dopo aver appreso del contenuto del decreto. Ieri, interpellato telefonicamente dalla Gazzetta, si è limitato a pronunciare un infastidito «vedremo...».

Anche la Regione è insoddisfatta della decisione del ministro. L’assessore allo sviluppo economico Mauro Parolini ha annunciato che il Pirellone «valuterà quali iniziative assumere, compresa la possibilità di un ricorso contro il decreto» ribadendo la necessità dell’«autonomia organizzativa per territori che hanno economie diversamente strutturate».

Soddisfazione, invece, in via Calvi per i contenuti del decreto. Il presidente Carlo Zanetti sottolinea che «la chiave del successo nostro è stata aver chiuso fin da subito l’accordo con Cremona e averlo sempre rispettato».

Ringrazia per l’aiuto ricevuto, in questo frangente, dal deputato pd Matteo Colaninno e dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi e lancia segnali distensivi verso Pavia: «Cercheremo di lavorare perché la camera e il territorio siano unici, in modo da favorire le imprese». E precisa: «L’eventuale ricorso non ci fa paura». La parola adesso passa al neo commissario Zanini, segretario generale della Camera di Commercio di Mantova che, prima di entrare nel merito del delicato compito che lo attende, vuole rassicurare i riottosi: «Io e il consiglio ci muoveremo con la massima collegialità in modo da coinvolgere tutti e tre i territori. Organizzerò degli incontri a Mantova, Pavia e Cremona per spiegare a tutti quale sarà l’iter che seguirò per arrivare ai nuovi organismi dirigenti». E anticipa: «Attendo la pubblicazione del decreto sulla Gazzetta Ufficiale dopodichè, entro 120 giorni, scriverò la norma statutaria che prevede la composizione del nuovo consiglio per settori. A quel punto, darò inizio all’iter vero e proprio per il nuovo consiglio con un avviso pubblico alle associazioni di categoria per raccogliere i dati sulle imprese iscritte».

Il commissario avrà a disposizione 40 giorni per raccogliere i dati su tutte le tre le province; nel giro di due mesi dovrà controllare le deleghe, per poi inviare tutto alla Regione. «La quale avrà sei mesi di tempo, dall’avviso del commissario, per chiedere alle varie associazioni i nominativi dei consiglieri. L’ultimo atto sarà la pubblicazione del decreto con cui viene istituito il nuovo consiglio camerale composto da trentatré consiglieri e fissata la data del suo insediamento». Per vedere la nuova Camera ci vorrà ancora un anno. Nel frattempo, le tre Camere di Commercio andranno avanti con i presidenti e i consigli attualmente in carica, oltre che con le stesse dotazioni organiche: 57 persone Mantova, 49 a testa Cremona e Pavia.
 

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