Boom di richieste allo sportello di Federconsumatori
Il primo requisito è l'incolpevolezza: con l'assenso del Tribunale il consumatore può ottenere una riduzione dei debiti fino all'80%
MANTOVA. Un boom di richieste che racconta di un disagio largo, il ricorso a prestiti e finanziamenti per tenere in piedi vite sempre più precarie. Finché la giostra delle rate diventa troppo veloce. Riferisce il presidente di Federconsumatori, Luigi Pace, che il prossimo appuntamento con i legali dell’associazione è per ottobre. Settembre è già tutto pieno. In punta di legge (la numero 3 del 2012), il sovraindebitamento «è una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni».
Uscirne si può, attraverso una procedura lunga che, nei casi positivi, approda all’esdebitamento con uno sconto robustissimo (anche oltre l’80%). La premessa è che il sovraindebitato sia incolpevole: possono ricorrere alla procedura i consumatori e gli imprenditori non fallibili («sotto soglia» il termine tecnico). In una pillola, il primo passaggio prevede la presentazione di un’istanza al presidente del Tribunale del luogo di residenza per la nomina di un Organismo di composizione, che cura la proposta d’accordo dell’imprenditore o il piano del consumatore. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere direttamente a Federconsumatori, telefonando al 3357126602 (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18).
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