Paola e Marcello: a Messina e ritorno con il Ciao
L'incredibile avventura di una coppia di giovani sposi appassionati del motorino. Il segreto? "Programmate anticipatamente le tappe e uno dei due deve essere un meccanico"

CANNETO SULL’OGLIO. Per gli sposi Paola Fornarie Marcello Dainotti è stato un viaggio-vacanza abbastanza normale, uno dei tanti, ma per chi ha saputo dei mezzi di trasporto utilizzati per la loro vacanza Canneto - Messina andata e ritorno, con il Ciao, lo stupore ha preso il sopravvento. Sposati da due anni, ma insieme da sei, in sella a qualsiasi tipo di moto hanno girato in lungo e in largo l’Europa e sabato 12 agosto sono partiti per Messina, città natale del marito. Lei 41 anni, capo del settore approvvigionamenti dell’università di Parma e lui 45 anni, ingegnere informatico all’università Bicocca di Milano, programmato nel dettaglio il loro viaggio sono attualmente alle prese con il ritorno. Per raggiungere lo Stretto, raccontano al cellulare, «abbiamo impiegato cinque giorni, per il ritorno ne utilizzeremo uno in più dovuto ad un percorso diverso».
Lunedì si erano imbarcarti per il nord e stavano percorrendo la costa calabra ionica per raggiungere Capo Rizzuto. Paola e Marcello, prima di partire, hanno steso un dettagliato percorso: «Un tempo dormivamo anche in tenda, ma per un viaggio di questo tipo e dopo averlo fatto tante volte, un buon ristoro e riposo prima di risalire in sella ai nostri Ciao è indispensabile». Viaggiano almeno 12 ore al giorno percorrendo 200/250 chilometri o 180 km al giorno quando parte del percorso è in salita. Il serbatoio del carburante ha una capacità di 2,8 litri e un'autonomia di circa 100 Km. Il Ciao non è in grado di superare i passi montuosi come la Cisa e quindi è necessario trovare un valico più adatto. Un suggerimento che la coppia dà a chi volesse affrontare viaggi in moto di questo tipo è: «Programmate anticipatamente le tappe e uno dei due turisti deve essere un meccanico». (a.g.)
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