Il Festival, un simbolo della città della cultura
Aperta la XXI edizione con la novità de “La parola che canta”. Il poeta Brian Turner bloccato in Florida dall’uragano
di Luca Ghirardini
MANTOVA. Il Festivaletteratura, doppiata lo scorso anno la boa dei vent’anni, è ormai un caposaldo della cultura mantovana, lombarda, ma anche internazionale, alla luce della multiculturalità che da sempre vi si respira. E ieri mattina, sotto la Tenda Sordello, la cerimonia inaugurale ha visto interventi che hanno ribadito questo concetto sotto diversi aspetti.
Apre ufficialmente il Festivaletteratura 2017. Nicolini: "Il nostro festival sempre più internazionale"
Ma all’ombra di Palazzo Ducale si è parlato molto anche di meteorologia, visto che proprio in apertura il presidente del comitato organizzatore, Luca Nicolini, ha annunciato la defezione dello statunitense Brian Turner, bloccato in terra americana dall’uragano che si sta abbattendo sulla Florida. «La sua famiglia sta per essere sfollata - ha spiegato Nicolini - e lui non poteva certo abbandonare in questo momento la sua madre 86enne: lo abbiamo comunque ringraziato, ci rivedremo nei prossimi anni». Così, l’evento con l’ex soldato che ha lasciato le armi per dedicarsi alla poesia, programmato nella mattinata di domani, è stato annullato. Così come quelli che vedevano protagonisti altri autori che, per i più svariati motivi, hanno dovuto rinunciare all’ultimo momento.
Nicolini abitualmente nel suo intervento illustrava le novità dell’edizione che andava ad aprirsi. Quest’anno ha invece affidato a Luca Scarlini, storyteller con una lunga storia di partecipazioni al festival, il compito di inquadrare il rapporto di Mantova con la cultura. Prima, tuttavia, il presidente del comitato organizzatore ha voluto ringraziare la Regione Lombardia, rappresentata sul palco dall’assessore alle Culture, Cristina Cappellini. Il Pirellone ha sostenuto una delle principali novità del ventunesimo Festivaletteratura, la rassegna “La Parola che Canta” che per tre sere aprirà Palazzo Te, nell’ambito dell’anno della Cultura in Lombardia. Nicolini ha tenuto a sottolineare che il Te sarà aperto dalle 18.30 alle 23.30 «ma non sarà un evento lungo 5 ore, ciascuno potrà restare quanto desidera: invito tutti ad andare».
E se il presidente della Provincia, Beniamino Morselli, partendo dall’assunto che «la lettura di un buon libro ci fa stare bene» ha detto che Mantova in questi giorni è la città del benessere, il sindaco Mattia Palazzi ha lodato la capacità degli organizzatori di individuare ogni anno, «con passione, competenza e curiosità straordinarie» gli spunti in grado di farci riflettere su ciò che vive il nostro tempo. «È un regalo che Mantova fa a tutto il mondo» ha concluso Palazzi, aggiungendo che Mantova continuerà a costruire la sua immagine attraverso la cultura. Una cultura che, ha ricordato Scarlini, i mantovani, pure in crisi endemica fin dai tempi dei Gonzaga, hanno sempre coltivato, investendo in arte. «Viva la bellezza e chi ce l’ha lasciata - ha concluso il saggista milanese - e grazie al Festival, che in questi ventuno anni l’ha saputa raccontare».
Al termine, il tradizionale brindisi con le bollicine del nuovissimo Garda Doc, che verrà presentato oggi.
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