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Giornata mantovana per Sgarbi. Show tra chiese, locali e selfie

Invitato dallo chef Vissani, il critico ha visitato i luoghi d’arte di Medole accompagnato dal sindaco. In serata blitz ad Asola e foto con i fan al Liberty. Ha poi assistito da solo al consiglio comunale

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MEDOLE-ASOLA. Visita a sorpresa nel Mantovano per il critico d’arte Vittorio Sgarbi, che è stato nella nostra provincia mercoledì 6 settembre nel tardo pomeriggio. Complice di questa visita a sorpresa è lo chef Vissani che si trovava a Medole perché una persona a lui cara collabora nel cantiere dei lavori di restauro di palazzo Ceni.

Vissani si ferma a Medole, in piazza, nel dehor del bar Roma. I medolesi lo riconoscono e in molti si avvicinano per salutarlo e fare una foto. Fra questi il consigliere comunale Mauro Ballista. Vissani, prima di recarsi a pranzo a Castiglione, promette ai medolesi di chiamare Sgarbi e di invitarlo a Medole. Detto fatto e al telefono il critico d’arte conferma all’amico Vissani di trovarsi in zona e che, nel tardo pomeriggio, si sarebbe recato a Medole. Sgarbi è, poi, arrivato verso le 19. In molti ad attenderlo. All’arrivo, in compagnia del parroco, di Magnani, Ballista e del sindaco Ruzzenenti, Sgarbi ha visitato la parrocchiale, palazzo Ceni, dove il sindaco ha illustrato i lavori di restauro in essere, la pieve e palazzo Minelli. Sgarbi ha chiesto, poi, di poter visitare il convento dell’Annunciata.

In serata seconda apparizione del critico d’arte, visto in alcuni luoghi storici di piazza XX Settembre ad Asola. Ospite dall’amico asolano Adriano Castelli, Sgarbi è entrato nel più antico salotto asolano, il Gran Caffè Liberty di Luigi Di Girolamo. Un saluto ai presenti al locale, accompagnato da foto e selfie, e poi via su per la scala del palazzo municipale, dove ha partecipato da solo, in ascolto per una manciata di minuti, come unica persona del pubblico, accanto alla minoranza, al deserto consiglio comunale in corso. Qui il rappresentante di maggioranza, nonché consigliere provinciale Francesca Zaltieri lo ha salutato a nome dell’amministrazione Favalli, L’assessore al bilancio Fiorenzo Zanella, si è poi assentato dal consiglio comunale, su richiesta del sindaco Raffaele Favalli, per accompagnare Sgarbi, per un veloce tour, nella storica Sala dei Dieci.

In canonica intanto, l’amico Adriano aveva già avvisato il parroco don Luigi Ballarini dell’arrivo di un ospite davvero inaspettato. Il critico d’arte ha osservato con particolare attenzione l’enorme cassaforte presente in canonica.

Anche qui non sono mancati, da parte sua, i saluti e le strette di mano agli asolani che stavano per iniziare la preparazione liturgica delle celebrazioni eucaristiche della domenica.

A questo punto, Sgarbi non poteva andarsene da Asola senza fare il pieno d’arte sacra e una volta aperta, da don Luigi, la grande cattedrale di Sant’Andrea Apostolo e Maria Vergine Assunta, si è lasciato catturare e trasportare dalla storia degli straordinari capolavori presenti al suo interno, con la promessa di ritornare appena possibile per rivederli con maggiore tranquillità. (l.c. e a.g.)
 

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