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Festivaletteratura, Elizabeth George a Mantova racconta il nuovo thriller e svela il titolo: "Punizione"

“Punizione” uscirà in Italia nel 2018. Oggi pomeriggio la regina del mystery in piazza Castello

di Cristina del Piano
2 minuti di lettura
Sorridente e dai modi affabili la regina del mystery Elizabeth George è arrivata a Mantova a pochi giorni - come ci ha anticipato ieri in questa intervista - dalla consegna alla casa editrice americana del suo nuovo romanzo The Punishment She Deserves, questa volta ambientato nelle Midlands Occidentali, nella contea di Shropshire. Quella dell’autrice californiana è un’opera molto attesa dai fan della serie dedicata all’ispettore Thomas Lynley di New Scotland Yard. Negli States arriverà in libreria nel marzo del prossimo anno. In Italia, sempre per Longanesi, Punizione è atteso in primavera. Oggi George, insignita tra gli altri dei prestigiosi Anthony Award, Agatha Award, Grand Prix de Littérature Policière , si racconterà in piazza Castello (alle 16) in compagnia di Carlo Lucarelli.

Cosa ci può svelare di questo nuovo romanzo?

«L’ambientazione sarà a Ludlow, vicino a Birmingham e la narrazione divisa sostanzialmente in due parti. Nella prima a condurre le indagini ci saranno la sovrintendente Isabelle Ardery e il sergente investigativo Barbara Havers, nella seconda l’ispettore Lynley con il suo braccio destro Barbara».

Come è nata la sua passione per la detective story?

«Ho iniziato a scrivere prestissimo. Avevo circa sette anni e dunque ho scoperto molto presto questa passione. Per diverso tempo però non sono stata certa di quale veicolo e tipo di scrittura avrei scelto. Ho insegnato per vari anni in una high school e poi ho tenuto un corso sui romanzi gialli e lì ho iniziato a capire che quella poteva essere la mia strada».

Cosa la affascina di questo genere?

«Amo il fatto che i gialli possono avere una trama molto semplice, basata solo su un crimine oppure molto complessa, e sono queste le storie che mi interessano in modo particolare».

Nella decisione di ambientare i suoi thriller in Inghilterra quanto hanno influito i suoi studi?

«Sicuramente il mio interesse e le mie letture sono state più rivolte alla letteratura inglese piuttosto che a quella americana. Mi riferisco ai miei studi al mio background e anche il mio modo di scrivere e la mia inclinazione vanno più in quella direzione».

Una passione che si respira nei romanzi.....

«Nei gialli l'ambientazione è uno degli aspetti più importanti, dal mio punto di vista è come se fosse un altro personaggio. Quando descrivi i luoghi devi avere una certa familiarità con ciò che illustri. Io quando ho iniziato a scrivere vivevo nel sud della California, un posto che a mio avviso nei miei romanzi non avrebbe potuto funzionare. Negli Stati Uniti ci sono sicuramente località che potrei utilizzare per le trame, ad esempio nella costa est oppure il New England però l’Inghilterra resta il luogo che ho scelto e ha anche delle particolarità e dei collegamenti storici che mi interessano».

Lei analizza molto gli aspetti psicologici dei suoi personaggi. Dall’esordio ad oggi sono cambiati da questo punto di vista ?

«Direi che le caratteristiche principali sono rimaste uguali, ciò che è mutato ed è cresciuto e il rapporto che si è sviluppato tra Linley e il braccio destro Barbara. Ognuno dei due ha scoperto molte più cose dell'altro e la mia intenzione era quella di raccontare come il rapporto tra un uomo e una donna potesse essere caratterizzato da un amore che non ha nessuna connotazione sessuale. Per quanto riguarda l’ispettore e gli altri personaggi, Helen, Deborah e Simon St. James l’intento era anche quello di descrivere come si potesse superare un passato molto difficile grazie ai sentimenti» .

“Un piccolo gesto crudele” è ambientato a Lucca. L’Italia tornerà protagonista nei suoi libri?

«I miei nonni erano italiani originari di Tricarico, in Basilicata. L’idea mi piace molto ma dovrei capire come spostare i personaggi, è un passaggio complesso. In quel romanzo la storia si svolgeva in Italia perché un cittadino britannico era stato rapito e ha funzionato molto bene . Vedremo...»

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